Regalo covid di Natale: l’Italia si tinge tutta di rosso

Dal 21 dicembre al 6 gennaio tra zona rossa e zona arancione, divieti e deroghe

natale rosso

Genova | di Fabrizio Pinna – Finita l’estenuante altalena tra iper-rigoristi e rigoristi della prevenzione covid, come già abbondantemente annunciato nei giorni scorsi per l’Italia sarà comunque un Natale di rosso vestita. È quanto ha formalizzato – un po’ tardivamente – il nuovo Decreto legge firmato ieri dopo il Consiglio dei Ministri dal presidente Giuseppe Conte, che lo ha poi presentato in tarda serata durante la rituale conferenza stampa.

La scacchiera delle zone gialla, arancione e rossa ha funzionato, ma solo parzialmente, nel comprimere la circolazione del virus e la mortalità è rimasta molto alta; eccettuate regioni più critiche, gran parte dell’Italia è per ora rientrata in zona gialla; le misure restrittive dell’ultimo decreto legge di inizio dicembre abbinato al Dpcm natalizio sono comunque state valutate insufficienti a creare un’adeguata barriera durante le feste in grado di evitare veramente un’onda di ritorno molto alta nella ripresa dei contagi già a gennaio.

Il presidente del Consiglio Conte ha tuttavia voluto ribadire ieri sera che nelle ultime settimane “le misure messe in campo dal Governo e il sistema a zone hanno funzionato, tant’è che abbiamo riportato sotto controllo la curva del contagio, grazie alla responsabilità dei cittadini” e si è così potuto “evitare il lockdown generalizzato che avrebbe danneggiato a lungo e gravemente – peraltro per la seconda volta – il nostro tessuto sociale ed economico”.

Advertisements

Detto questo, resta vero che gli assembramenti dei giorni scorsi per le vie e qualche imprudenza festiva hanno contribuito a far immaginare scenari molto elevati di rischio, rilevati anche dal Cts (il Comitato tecnico-scientifico), consolidando così nel Governo l’idea che fosse preferibile blindare i giorni di più alta socializzazione festiva per evitare che a gennaio si dovesse poi ricorrere ancora una volta a un più lungo lockdown generalizzato.

Previsione realistica e prudenziale o eccesso di catastrofismo? Conte ha ricordato che in gran parte dei Paesi europei i numeri stanno riprendendo a salire e che “il virus si lascia piegare ma non si lascia sconfiggere”: “La situazione rimane difficile in tutta Europa; Francia, Spagna e Regno Unito, ma anche la Germania e l’Olanda hanno numeri in crescita e in alcuni Paesi, come la Svezia, in forte crescita”; “anche tra i nostri esperti c’è forte preoccupazione che la curva dei contagi possa subire un’impennata nel periodo natalizio”.

Insomma, ha detto Conte, “non è una decisione facile, è una decisione sofferta” ma dobbiamo intervenire “per rafforzare il regime di misure che sono necessarie per affrontare le prossime festività in modo da poterci cautelare meglio anche in vista della ripresa più generale delle attività che avverrà a gennaio”.

Ristori alle attività economiche

Per arginare i danni economici che subiranno le attività costrette alla chiusura sino all’Epifania è previsto uno “stanziamento di 645 milioni di euro da destinare al ristoro immediato delle attività di somministrazione di alimenti e bevande che vedranno un calo del fatturato a causa delle misure disposte a tutela della salute”. Tali attività riceveranno un contributo pari a quello già ottenuto in seguito all’approvazione del cosiddetto “decreto rilancio” (Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

Dal 21 dicembre al 6 gennaio tra zona rossa e zona arancione

ZONA ROSSA - Conte 18-12-2020

Secondo il presidente Conte il nuovo Decreto Legge ha trovato “un punto di equilibrio tra la stretta che dobbiamo necessariamente mettere in campo e le deroghe necessarie in considerazione dell’importanza sociale e ideale che queste prossime festività hanno nella nostra comunità nazionale”. Dal 21 dicembre al 6 gennaio resta vietato ogni spostamento tra le regioni (compresi quelli per raggiungere le seconde case); di seguito, le altre misure principali adottate e che per ovvie ragioni saranno in vigore per l’intero territorio italiano.

Dal 24 dicembre al 6 gennaio (con esclusione dei giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio): ZONA ROSSA.

  • Consentito uscire di casa solo per ragioni di lavoro, salute o necessità urgenti non rinviabili.
  • Consentito ricevere in casa visite dalle ore 5 alle ore 22; al massimo due persone sono esclusi dal conteggio figli minori di 14 anni, presone con disabilità e conviventi non autosufficienti). come è meglio specificato nell’articolo 1 del Decreto legge pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, “Durante i giorni compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 è altresì consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi gia’ conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.
  • Si può passeggiare nei pressi della propria abitazione o fare attività sportiva, ma solo all’aperto e in forma individuale.
  • CHIUSI: Negozi – Centri estetici – Bar e Ristoranti; sono però consentiti asporto (fino alle ore 22) e consegne a domicilio (senza restrizioni).
  • APERTI: Supermercati – Beni alimentari e Prima necessità Farmacie e Parafarmacie Edicole – Tabaccherie – Lavanderie – Parrucchieri – Barbieri.

I giorni 28, 29 e 30 dicembre e 4 gennaio: ZONA ARANCIONE.

  • SPOSTAMENTI CONSENTITI: All’interno del proprio comune. Per i piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) si può “sconfinare” anche in altri comuni vicini compresi in un raggio di 30km, senza poter andare tuttavia nei Comuni capoluoghi di provincia.
  • CHIUSI: Bar e Ristoranti; sono però consentiti asporto (fino alle ore 22) e consegne a domicilio (senza restrizioni).
  • APERTI: i negozi fino alle ore 21.