Viabilità Liguria, riaperta la SP68 tra Dolceacqua e Rocchetta Nervina (video – foto)

Giampedrone: "concluso l’intervento di ripristino completo della strada e coperte tutte le somme urgenze"

Dolceacqua / Rocchetta Nervina | È stata riaperta la strada provinciale 68 tra Dolceacqua e Rocchetta Nervina, crollata a causa del maltempo il 27 novembre 2019. Ieri si sono svolti gli ultimi lavori per lo smontaggio del ponte Bailey, installato lo scorso 10 gennaio per dare una viabilità alternativa al borgo della val Nervia dopo che le forti piogge avevano interrotto la strada.

Alla presentazione della conclusione dell’intervento ha partecipato l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, insieme alle amministrazioni comunali di Dolceacqua e Rocchetta Nervina e al presidente della Provincia di Imperia Domenico Abbo, all’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, insieme ai tecnici della protezione civile regionale. Il costo dell’intervento che ha compreso anche l’installazione del ponte provvisorio è stato di 692mila euro.

“Si è trattato di un intervento molto complesso – ha spiegato l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – che ha richiesto un certo numero di mesi. Il maltempo che si è abbattuto sulla Liguria lo scorso novembre ha procurato danni per 500 milioni di euro. Per quanto riguarda la provincia di Imperia sono arrivati 10 milioni che sono serviti per liquidare le somme urgenze e concludere l’intervento di ripristino completo della strada provinciale che collega Dolceacqua a Rocchetta Nervina. Regione Liguria si è mossa subito per assicurare il transito agli abitanti attraverso il ponte provvisorio Bailey e contemporaneamente avviare i lavori di progettazione e realizzazione della strada sp 68, mediante la ricostruzione del muro di sostegno della sede stradale”.

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“Grazie anche ai fondi della protezione civile abbiamo potuto coprire tutte le spese sostenute in provincia di Imperia per le somme urgenze, e oggi possiamo dire di essere ritornati alla normalità grazie anche al lavoro effettuato d’intesa con la prefettura e i sindaci del territorio. Adesso auspichiamo che il governo stanzi ulteriori risorse, oltre ai 7 milioni di euro largamente insufficienti, per coprire le somme urgenze causate dall’emergenza del 2, 3 ottobre 2020. Ci auguriamo per il 2021 di lavorare meno in emergenza e poter programmare”.