Coronavirus, ministro Bellanova chiede fondo da 250 mln di euro per il florovivaismo; Cia Savona: “accolto il nostro appello

“Il comparto è praticamente fermo e si tratta di produzioni deperibili, con costi di smaltimento che sarebbero a carico delle aziende già in pesante difficoltà”; Cia Savona: “accolto il nostro appello sulle misure urgenti da adottare per salvare migliaia di imprese”

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Savona / Roma | Un intervento risarcitorio per le imprese da 250 milioni di euro. Questa la richiesta del ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e anche il Ministro della Salute Roberto Speranza per il settore del florovivaismo gravemente danneggiato dall’emergenza coronavirus.


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“Il comparto è praticamente fermo e si tratta di produzioni deperibili, con costi di smaltimento che sarebbero a carico delle aziende già in pesante difficoltà” ha affermato il ministro nella sua lettera (vedine QUI copia in pdf della missiva), così “accogliendo il nostro appello sulle misure urgenti da adottare per salvare migliaia di imprese” commenta la direzione di Cia Savona.

“Le misure del decreto Cura Italia e le agevolazioni al credito non sono sufficienti”; “Inoltre è fondamentale valutare la possibilità, con le opportune condizioni di sicurezza sanitaria, consentire la vendita nei garden center e ipermercati, restando a disposizione per chiarimenti di carattere tecnico” ha ribadito il ministro.

La lettera di oggi, dicono i coltivatori savonesi, “rappresenta un importante accoglimento da parte del Ministro delle richieste e dei provvedimenti auspicati da Cia Savona. Un passaggio molto importante che speriamo possa portare a breve a risultati concreti”. Jochen Mewes, responsabile GIE floricolo Cia Savona si unisce alle dichiarazioni dell’Associazione Florovivaisti Italiani: “Ringraziamo il Ministro Bellanova, il Ministero e tutti i Senatori e i Deputati delle Commissioni Agricoltura per il forte segnale di sostegno che hanno voluto dare al nostro settore in questi giorni. Si tratta di un primo lavoro importante che auspichiamo possa continuare per salvaguardare un segmento rilevante e strategico dell’agricoltura Made in Italy”.