Agricoltura, pesca e allevamento: le richieste delle Regioni e della Liguria

Presentato al Governo il documento di richieste delle Regioni italiane per sostenere i comparti agricolo, ittico e zootecnico

Stefano Mai

Genova / Roma | È stato presentato al Governo il documento di richieste delle Regioni italiane per sostenere i comparti agricolo, ittico e zootecnico. All’interno sono state recepite le proposte avanzate dall’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Stefano Mai.


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“Sono molto soddisfatto perché quanto ho richiesto è stato accolto favorevolmente dai colleghi delle altre Regioni e presentato al Governo tra le necessità urgenti e imprescindibili – spiega l’assessore Mai -. Da un lato abbiamo potuto leggere che il testo provvisorio del decreto Cura Italia pare contenga già alcune nostre istanze, come ad esempio la cassa integrazione in deroga, l’anticipo della Pac o la sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali. Tuttavia abbiamo ribadito al Governo come in questo momento sia fortemente necessario anche un accesso al credito agevolato per le aziende in crisi”.

Per quanto riguarda la Liguria, è fondamentale che sia stata portata avanti la richiesta di istituire un fondo speciale nazionale di sostegno per il comparto florovivaistico. Si tratta di un settore per noi cruciale che rischia di essere messo in ginocchio nelle prossime settimane. Inoltre sono state proposte: l’attivazione del fondo di solidarietà europeo, la dichiarazione dello stato di calamità e l’attivazione del fondo di solidarietà nazionale che dovrà essere adeguatamente finanziato”.

“Abbiamo previsto anche delle soluzioni immediate inerenti il Programma di sviluppo rurale come ad esempio l’anticipo e l’aumento dei pagamenti per le misure a superficie. È stata poi chiesta l’attivazione degli strumenti del Psn, il Piano di sviluppo nazionale, per la stabilizzazione del reddito, equiparando la pandemia a una vera e propria condizione di calamità naturale”.

“Per quanto concerne il comparto ittico, è stata condivisa la mia proposta di scomputare dal prossimo fermo biologico le attuali giornate di pesca che non possono essere sfruttate in questo periodo. Sono state anche presentate altre necessità impellenti, come ad esempio la moratoria per le imprese rispetto ai contributi previdenziali, tasse, mutui, prestiti, o la necessità di apertura di linee di credito, e ancora l’anticipo ad aprile del fermo biologico previsto per agosto. Infine è stata evidenziata la necessità dello sblocco dei pagamenti per i fermo pesca già effettuati”.

“In sostanza, attraverso un confronto serrato che va avanti da alcuni giorni, siamo arrivati alla definizione di un documento contenente le principali esigenze di agricoltura, pesca, allevamento, acquacoltura, ittiturismo e agriturismo. Abbiamo bisogno di misure energiche che siano in grado di permettere alle nostre aziende di superare questo difficilissimo periodo e ripartire al più presto. Per questo motivo abbiamo chiesto che siano realizzate anche importanti semplificazioni burocratiche, in modo da sgravare le aziende da taluni obblighi e oneri e lasciare che si concentrino sul salvare la produzione”.

Come Regione Liguria stiamo cercando di attivare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, anche agendo in deroga, sfruttando le possibilità assegnate dal decreto che attendiamo. Nei prossimi giorni approverò un documento di misure che possano essere di sostegno a tutti i comparti citati. Deve essere chiaro che non ci possiamo permette nemmeno la chiusura di un’azienda e la perdita di un posto di lavoro. Ogni giorno ci stiamo impegnando per questo. Auspichiamo quindi che le nostre richieste vengano accolte nella loro totalità” conclude l’assessore.