Coronavirus, dal sindaco di Albenga un appello ai giovani e alla responsabilità

Tomatis: "chiedo a tutti un po' di buona volontà, lo chiedo soprattutto ai giovani"; Minucci: “sono sicuro che i giovani sapranno dare una prova di serietà e di senso civico ottimale”

Riccado Tomatis sindaco di Albenga

Albenga | Emergenza coronavirus e la situazione sanitaria della città sono stati gli argomenti della breve comunicazione del sindaco di Albenga Riccardo Tomatis in apertura del Consiglio comunale.


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“Al momento in Albenga – ha ricordato il sindaco – non abbiamo casi positivi al coronavirus. È verosimile che da qui a breve anche nella nostra città ci saranno casi positivi; questo non significa che si ammaleranno, ma purtroppo questa è un’epidemia che dobbiamo essere pronti ad affrontare. In questo momento ad Albenga ci sono 15 cittadini in regime di quarantena; stanno tutti bene e non sono mai emersi problemi particolari. I soggetti in quarantena si sono alternati, perché alcuni hanno cessato la quarantena in questi giorni, ma per tutti quelli che sono rimasti in isolamento non si è mai manifestata la malattia. Questo è un buon augurio per quanto riguarda la nostra città”.

“Detto questo – ha proseguito il sindaco Tomatis, che è anche medico – approfitto di questa occasione per sensibilizzare tutta la città, e soprattutto i giovani, riguardo all’importanza di attenersi a quelle regole che il ministero della Salute ci ha suggerito. Sono regole banali, semplici, ma che sono molto importanti perché oggi stiamo affrontando una fase in cui dobbiamo contenere l’arrivo del virus, il virus è già arrivato ed è verosimile che tra poco si diffonderà come una qualsiasi infezione virale. Quello che è importante adesso è limitare questa diffusione in modo che non ci siano picchi di malati tali da superare quelle che sono le capacità delle nostre strutture sanitarie in termini di posti di terapia intensiva e di rianimazione, in modo da riuscire a gestire ed ospitare tutti quelli che ne hanno bisogno”. (Leggi QUI gli aggiornamenti di oggi Coronavirus: 101 i casi positivi in Liguria, 17 in terapia intensiva; potenziati i reparti ospedalieri).

Questo è l’aspetto principale in questo momento, che è quello che un po’ tutti dobbiamo capire, perché è vero che se un soggetto è sano difficilmente si ammalerà ma è altrettanto vero che tutti noi in casa abbiamo dei genitori, dei parenti, degli zii, dei fratelli che magari sono in condizioni di salute peggiori delle nostre. Io immagino quale dramma sarà il momento – come purtroppo è verosimile che questo succeda – in cui i reparti di rianimazione dovranno scegliere se trattare un paziente piuttosto che un altro e magari questa scelta verrà fatta in base all’età anagrafica o alle patologie. Quindi questo è un momento che da medico io vivo come un momento di grande fallimento della sanità, cioè il dover scegliere fra una persona e l’altra chi curare e chi lasciar morire. È veramente una situazione drammatica. Io mi auguro che questo non debba succedere, però purtroppo i dati che stiamo analizzando ci fanno pensare invece che questo potrebbe succedere. Questo è il motivo per cui chiedo a tutti un po’ di buona volontà, lo chiedo soprattutto ai giovani – che essendo giovani si sentono inattaccabili – di ragionare un po’ in questi termini: che un loro sacrificio può magari salvare la vita a un loro parente, magari proprio al loro padre. Volevo quindi approfittare di questo Consiglio per fare un appello a tutta la città” ha concluso il sindaco. (Contemporaneamente al Consiglio il presidente Giuseppe Conte comunicava le nuove misure più restrittive adottate per tutto il territorio nazionale: Coronavirus, “io resto a casa”: estese a tutt’Italia restrizioni zona rossa).

Sull’appello è poi brevemente intervenuto a margine il consigliere più giovane che siede in Consiglio, Riccardo Minucci: “La situazione è certamente particolare e ha fatto bene il sindaco a sensibilizzare, ma sono [anche] sicuro che i giovani sapranno dare una prova di serietà e di senso civico ottimale. L’assemblea del Consiglio, che oggi si tiene a porte chiuse, si è aperto con un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Giovanni “Gigi” Bergallo, che è stato anche consigliere comunale con delega al Bilancio; dopo la comunicazione del sindaco, i lavori sono proseguiti con la discussione dei punti all’ordine del giorno. (effe)