Coronavirus, deceduto anziano paziente ricoverato al San Paolo di Savona

Assessore Viale: “I tamponi positivi al 4 marzo in Liguria sono 24"; sul territorio nazionale sono 2706 le persone che risultano positive al virus; scuole chiuse fino al 15 marzo

medico visita

Alassio / Savona | Oggi, mercoledì 4 marzo, è deceduto un uomo di 72 anni, ricoverato presso l’Ospedale San Paolo di Savona. Il paziente, con un quadro di salute già compromesso, è risultato positivo al test per la ricerca di nuovo coronavirus. “Sono state attivate tutte le normali procedure operative del caso” precisa una nota dell’Asl2 savonese.

Sono tre i casi di pazienti del cosiddetto cluster savonese deceduti, uno a Laigueglia e ieri l’anziana turista che era stata portata all’ospedale San Martino di Genova. Hanno destato qualche apprensione oggi ad Alassio anche le ambulanze dalle quali è sceso personale sanitario con protezioni di sicurezza: “Nessun allarmismo – ha però spiegato il vicesindaco del Comune Alassio Angelo Galtieri – Si tratta di visite di controllo per i residenti in quarantena”.

“I tamponi positivi al 4 marzo sono 24; in aumento di due rispetto a ieri: 1 positivo dell’Asl2” ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale durante il punto stampa di stasera, oltre al paziente deceduto al San Paolo, che era transitato ad Andora e per un periodo è stato ricoverato anche all’ospedale di Albenga. “Dei tamponi positivi, ospedalizzati sono 14: uno presso l’Asl1, 5 presso l’Als 2, 7 al Policlinico San Martino e uno a Spezia; a domicilio sono 10. I pazienti in sorveglianza attiva sono 399, ha precisato Viale. Intanto è arrivata in giornata anche la conferma che il Governo ha deciso di decretare in tutta Italia la chiusura delle scuole fino al 15 marzo.

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Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus su tutto il territorio nazionale, secondo gli ultimi dati forniti oggi dalla Protezione civile e al momento sono 2706 le persone che risultano positive al virus. Le persone guarite sono 276. I pazienti ricoverati con sintomi sono 1346, 295 sono in terapia intensiva, mentre 1065 si trovano in isolamento domiciliare. I deceduti sono 107, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Il numero di contagiati nelle singole Regioni è il seguente: Lombardia 1820; Emilia-Romagna 544; Veneto 360; Piemonte 82; Marche 84; Campania 31; Liguria 26; Toscana 38; Lazio 30; Friuli Venezia Giulia 18; Sicilia 18; Umbria 9; Puglia 9; Abruzzo 7; Provincia autonoma di Trento 5; Molise 3; Sardegna 2; Basilicata 1; Calabria 1; Provincia autonoma di Bolzano 1.

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Sul caso del paziente deceduto al San Paolo di Savona. L’uomo aveva 72 anni, è arrivato in autopresentazione alcuni giorni fa da Andora al Punto di primo intervento dell’ospedale di Albenga, inviato dal medico di medicina generale. Presentava problematiche respiratorie. Le sue condizioni si sono aggravate ed è stato quindi trasferito all’ospedale San Paolo di Savona, nel reparto di terapia intensiva. Dal momento che non rispondeva alle normali terapie e manifestava un quadro clinico critico di cui non si comprendeva l’origine, secondo i protocolli liguri di massima prudenza per la salute pubblica, è stato effettuato un approfondimento anche per verificare la positività al coronavirus. L’esito del test, positivo, è arrivato dopo il decesso del paziente. Non risulta, ad ora, che abbia avuto contatti con il ‘cluster’ savonese né una provenienza da ‘zone rosse’. Procedure attivate: i familiari del paziente sono stati posti in sorveglianza attiva. L’analisi dei percorsi del paziente ha consentito di individuare in sole cinque unità di personale sanitario le possibili e ipotetiche situazioni di esposizione al contagio: i 5 dipendenti sono stati posti in sorveglianza attiva. Tutti gli altri operatori hanno operato senza rischi di esposizione al contagio, perché il paziente, per il suo quadro clinico, è rimasto protetto con maschera respiratoria filtrante assoluta.

Situazione a Finale Ligure. L’assessore Giampedrone ha spiegato che “abbiamo completato questa mattina il trasferimento di tutti gli ospiti dell’hotel di Finale Ligure nelle loro abitazioni. Nella struttura sono rimasti i titolari e i dipendenti che non possono trascorrere il periodo di quarantena a casa per la presenza di altri familiari”.

Per quanto riguarda la situazione della nave ormeggiata a Genova con i marittimi in quarantena: “in questo momento a bordo si trovano 65 persone, tutte asintomatiche – ha spiegato l’assessore Viale – e in isolamento fiduciario obbligatorio. Siamo al lavoro già da oggi per consentire a queste persone di concludere la sorveglianza attiva in un altro luogo”. Sul tema è intervenuto anche l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone: “Siamo impegnati da questa mattina con la compagnia armatoriale per individuare un luogo in cui questi marittimi, in parte italiani e in parte stranieri, possano effettuare i dieci giorni di quarantena che rimangono, considerato che il passeggero risultato poi positivo al coronavirus è sbarcato a Tunisi il 28 febbraio scorso. Una volta individuata la struttura, effettueremo il trasporto secondo il protocollo già adottato, con i mezzi dedicati della Croce Rossa”.