Possetti (Comitato Vittime ponte Morandi), a Radio 24: “Scuse di Toscani? Accettate, ma oltre alle scuse servono i fatti”

Il crollo di ponte Morandi in una foto scattata il 14 agosto 2018 a Genova

Genova / Milano | “Le scuse di Oliviero Toscani? Il problema è che secondo noi, oltre alle scuse nella vita servono dei fatti. Ovviamente le scuse da parte mia sono accettate, ma è chiaro che resta il malessere. Come si dice in questi casi, quanto stendi una persona e pianti un chiodo, poi puoi togliere il chiodo, ma il buco resta”.

Così, Egle Possetti, presidente del Comitato Vittime del ponte Morandi, a ‘Uno, nessuno, Centomilan’ su Radio24, commenta le scuse di Oliviero Toscani per l’infelice frase ‘Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola’. “Purtroppo la nostra tragedia spesso è utilizzata in modo indecente- continua la Possetti- ci sono alcune persone che la utilizzano a fini propagandistici. In questo caso non posso negare che siamo rimasti basiti da questa affermazione, come credo tanti italiani. Quella frase l’abbiamo sentita tutti. Umanamente posso anche comprendere che lui si sia fatto prendere dalla foga, però a un personaggio della caratura di Toscani questi momenti non dovrebbero capitare. Nel senso che poi lui sa benissimo che questa vicenda è legata alla famiglia Benetton per cui lui ha sempre lavorato, ed è chiaro che le persone collegano la sua figura a quella famiglia. La nostra sensazione è che le persone intorno a noi non capiscano quanto profondo sia il nostro dolore. Noi cerchiamo di superarlo, di andare avanti, di farci forza e di rendere il dolore positivo. Perché lei sa benissimo che per i nostri cari, a parte chiedere giustizia, ormai non possiamo fare più nulla, sono chiusi in una bara. Sicuramente c’è stato qualche corto circuito nella esposizione di Toscani e lui voleva intendere altro, anche perché se avesse voluto intendere veramente quello che ha detto sarebbe da chiedersi se era lucido oppure no. Però – conclude- quella frase fa male. Ecco, fa male perché si aggiunge a tutto il resto”.

Ai microfoni di Radio Capital (5/2/2020), le scuse di Toscani: «Sono distrutto umanamente; si prende una frase estrapolata da qualcuno per il suo programma sempre un po’ scandalistico, con questa comunicazione moderna che cerca il sensazionalismo… non era quella l’intenzione»; «Stavo spiegando che l’incontro a Fabrica aveva come tema principale la comunicazione e non si era parlato del ponte Morandi né della questione Autostrade e adesso mi ritrovo accusato in questo modo. Cosa posso fare? Mi scuso nel modo più profondo. Questo attacco non lo merito; nessuno vuole che cada un ponte! Il Morandi purtroppo è caduto e sono indignato ma sono anche il primo a dire che le mie parole suonano incomprensibili se estrapolate in quel modo e chiedo scusa. Ho sbagliato, cosa c** d’altro posso dire! Se ci si potesse prendere a bastonate in radio, lo farei».«Sono vicino alle vittime del ponte, ho sempre ammirato il riserbo, la dignità, la forza con la quale chiedono giustizia, la tenacia di un dolore mai esibito. Questa è la verità. Non ho mai pensato a una cosa del genere».

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