“Tempi della memoria”, poesie di Silvio Riolfo Marengo

Savona | Sabato 25 gennaio, alle ore 17, a Savona, nella Sala conferenze presso la Città dei Papi via dei Mille verrà presentato in anteprima nazionale il volume di poesie di Silvio Riolfo Marengo appena pubblicato con i tipi della storica editrice Morcelliana e il titolo “Tempi della memoria”. Con l’autore interverrà Adriano Sansa che ha scritto una densa prefazione alla raccolta .


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«Dopo  La Colombera, uscita nel 1966 per amichevole incoraggiamento di Angelo Barile, nume tutelare, con Sbarbaro, di chiunque nutrisse interessi letterari nel savonese, avevo pubblicato saltuariamente qualche poesia su riviste locali (Diogene, Liguria, Resine, Arte Stampa) ritenendo che i miei versi avessero scarso significato oltre la cerchia degli affetti privati. Mi dicevo che un senso ai tentativi di attingere la poesia andava ricercato soprattutto nel desiderio di tener viva la memoria di un microcosmo al quale, pur con qualche divagazione milanese, sono sempre rimasto fedele», così scrive aprendo le pagine della sua nuova raccolta di liriche dal titolo “Tempi della memoria” lo scrittore savonese Silvio Riolfo Marengo.

“Lo fa con estremo pudore e rara finezza, quasi a motivare la decisione di aver affidato alla Morcelliana questa sua raccolta prefata da Adriano Sansa. Esempio di poeta fra i più appartati. nella consapevolezza di poter essere fra l’altro  giudicato fuori tempo nella scelta di continuare ad esprimersi attraverso un linguaggio alieno da tentazioni cifrate, modulato quasi naturalmente sul tradizionale respiro dell’endecasillabo, fa bene però a credere che ‘un’anima di canto’, per dirla con Barile, sia ancora utile per sottrarre all’aggressione degli anni volti, luoghi e avvenimenti che, importantissimi per l’autore, possono trasmettere ad altri il senso di un vivere corale governato da riti, consuetudini e sentimenti di reciproca solidarietà anche nell’affiorare del sacro”. «Sentimenti- scrive Riolfo Marengo – che ho cercato di rendere al vivo anche  in alcune poesie scritte nel dialetto  vergine del mio paese che prima di oggi non aveva avuto  occasione di esprimersi né  in poesia né in prosa».