Pietra Ligure, giornata dedicata alla prevenzione dell’Ictus

Sabato verranno effettuate visite neurologiche, misurazione della pressione arteriosa ed eventualmente, nei pazienti a rischio medio-elevato, approfondimenti più specifici

Mente e cervello

Pietra Ligure | Il 14 dicembre 2019 si svolgerà una giornata dedicata alla prevenzione dell’Ictus presso gli ambulatori della Neurologia dell’Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (1° piano, Pad. I° Elio). In tale occasione verranno effettuate visite neurologiche, misurazione della pressione arteriosa ed eventualmente, nei pazienti a rischio medio-elevato, approfondimenti più specifici come l’ecocolordoppler dei Tronchi sovra aortici e l’elettrocardiogramma dinamico secondo Holter.


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Il calcolo del rischio verrà effettuato compilando un questionario al momento della visita; il test è comunque disponibile per tutti all’indirizzo: http://3dlabfactory.dibris.unige.it/ictus/. Sempre nel corso di questa giornata verranno proiettati video che spiegano come comportarsi in caso di ictus cerebrale ed un esperto sarà a disposizione per rispondere a domande o quesiti sull’argomento.

L’iniziativa è stata organizzata grazie al supporto dei volontari dell’Associazione E. Tassinari-B.Grassi. Per consentire un’adeguata organizzazione verrà garantito l’accesso ai primi 50 iscritti. Per informazioni potranno essere contattati i volontari dell’Associazione ai numeri Tel. 338 296 4446 oppure il Personale del reparto ai numeri: 019 623 4602 – 019623 2601.

La Patologia cerebrovascolare rappresenta la I° causa di disabilità e la III° causa di morte nei paesi sviluppati. In Italia si verificano circa 150000 casi di ictus all’anno e circa 800 000 sono le persone che ne portano le conseguenze, se ne deduce che tale patologia non comporta solo un problema sanitario, ma anche sociale e riabilitativo di enormi dimensioni. In Liguria, la mortalità per Ictus Ischemico si è progressivamente ridotta, attestandosi al 10% dei pazienti colpiti da tale patologia.” spiega la Dott.ssa Tassinari, direttore della Neurologia del S.Corona. “Nel corso di questi 15 anni il trattamento terapeutico per queste forme si è modificato e se il paziente è trasportato in un Ospedale adeguatamente attrezzato entro 4 o massimo 6 ore può essere candidato a trattamenti innovativi.”

Ricordo che ogni cittadino può diventare protagonista nel miglioramento della gestione di questi pazienti. Se ci si rende conto che, improvvisamente una persona presenta un deficit di forza ad un braccio ad una gamba oppure è scoordinato nei movimenti, o altrimenti non riesce a parlare e/o a comprendere ciò che gli viene detto ha la bocca “storta”, non riesce a stare in piedi, è necessario chiamare il 112 affinché il paziente venga trasportato rapidamente in un Ospedale adeguatamente attrezzato” conclude la Dott.ssa Tassinari