Metamorphosis al Teatro Gustavo Modena di Genova

Metamorphosis (Credit: foto di scena ph. Manuel Cafini)

Genova | Virgilio Sieni, nome di punta della danza contemporanea internazionale, torna a Genova per presentare la sua recente creazione, Metamorphosis, in scena venerdì 13 dicembre al Teatro Gustavo Modena (ore 20.30) nell’ambito della stagione 2019/20 del Teatro Nazionale di Genova. Coprodotto dalla Compagnia Virgilio Sieni con il festival Bolzano Danza, lo spettacolo è costruito su una partitura di brani di Arvo Pärt, dalle atmosfere sospese, eseguiti dall’Orchestra Haydn (e registrati dal vivo in occasione della prima a Bolzano la scorsa estate).

Il tema della trasformazione è da sempre caro al coreografo fiorentino, che qui prende spunto dall’opera di Ovidio. Il corpo “toccato dallo spazio, mutato dalle cose” diventa altro. Cinque danzatori – Marina Bertoni, Giulia Gilera, Maurizio Giunti, Andrea Palumbo, Sara Sguotti – intersecano le proprie opposte fisicità in uno spazio scenografico delimitato da veli, ideato dallo stesso Sieni, creando suggestivi giochi di sfocature e messa a fuoco, grazie anche alle luci di Mattia Bagnoli. Il singolo si sfalda nel collettivo, le forme si disfano e si ricreano, per poi fondersi con suggestive silhouette di cervi o ali di farfalla. Il movimento si sviluppa a livello orizzontale, sfida la gravità, ricerca la leggerezza e la disarticolazione, in un ideale prosecuzione della ricerca coreografica sulla marionetta cominciata con Petruska, presentato a Genova nella passata stagione, e con le sperimentazioni condotte da Virgilio Sieni insieme al celebre puparo Mimmo Cuticchio.

«La metamorfosi – scrive Sieni nelle sue note di regia – si può forse intravedere nelle minime incrinature della marionetta che accenna un movimento, nell’approssimarsi al primo passo, nel riflesso della luce che coglie di sorpresa un corpo. Il respiro delle danze che compongono lo spettacolo cerca di essere una meditazione sull’infinito del gesto. Danze che arrivano e tornano dal fondo come una pulsazione continua di avvenimenti, d’incontri fiabeschi, originati ogni volta dall’addentrarsi in uno spazio boschivo. Nel chiaro del corpo, nella luce e nell’ombra, nella natura delle cose, ogni danza giunge come un esercizio di ascolto che richiama all’animale e alla natura». Inizio spettacolo al Teatro Gustavo Modena di Genova, ore 20.30; biglietti da 12 a 27 euro.

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