Regione, Ardenti e Puggioni (Lega): “No al ‘Nutri-score’ come semaforo degli alimenti”

Consiglieri Ardenti e Puggioni: “con la mozione vogliamo impegnare la giunta regionale a sollecitare il Governo affinché intervenga presso le istituzioni della UE per evitare l’inserimento di tale classificazione sul territorio europeo"

Paolo Ardenti Consigliere Regione Liguria

Savona / Genova | I consiglieri regionali Paolo Ardenti e Alessandro Puggioni (Lega) hanno depositato oggi in Regione Liguria una mozione per contrastare l’eventuale adozione del ‘Nutri-score’. Si tratta di un sistema ideato in Francia per classificare gli alimenti nelle etichette, dove vengono visualizzati alcuni valori nutritivi con una scala cromatica (rosso, arancione, giallo, verdino, verde) o con lettere dalla A fino alle E, a seconda di quanto l’alimento venga ritenuto “salutare”.

Secondo alcune associazioni agricole, come la Coldiretti, o di associazioni consumatori, come Codacons, si tratta però di un metodo di misurazione arbitrario e inadeguato, che finirebbe solo per penalizzare molti prodotti tipici italiani, anche alla base della cosiddetta dieta mediterranea. A parere di alcune fonti non del tutto precisabili, il sistema andrà comunque ad approdare anche nella UE, dove si sospetta ci sia l’intenzione di farlo adottare agli stati membri, quindi anche in Italia. In questa nebulosa si inserisce l’ultima campagna della Lega, rilanciata ieri anche da Salvini, che in Regione Liguria ha trovato sponda nei consiglieri Ardenti e Puggioni.

“Un’approfondita indagine di Coldiretti ha fatto emergere che il ‘Nutri-score’ sarebbe un autentico rischio per il Made in Italy” spiegano i due consiglieri regionali: “La ricerca  certifica infatti  che speck, olio di oliva, gorgonzola, prosciutto crudo, San Daniele, Parmigiano reggiano, Pecorino romano, avrebbero tutti il bollino rosso, quando, ad esempio, Coca Cola Zero e Red Bull avrebbero invece il semaforo verde”.
Con la mozione depositata oggi in Regione, precisano Ardenti e Puggioni, “vogliamo impegnare la giunta regionale a sollecitare il Governo affinché  intervenga presso le istituzioni della UE per evitare l’inserimento di tale classificazione sul territorio europeo e per tutelare in tutte le sedi necessarie il ‘Made in italy’ di qualità  come prodotti sani e non dannosi in tale classificazione”.
 

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