Dibattito sulla sanità in Consiglio regionale (2)

Il Palazzo di Regione Liguria in Piazza De Ferrari a Genova

Savona / Genova | La seduta straordinaria monotematica sulla sanità in Consiglio regionale oggi è proseguita anche nel pomeriggio. Ai consiglieri di minoranza intervenuti nel dibattito stamattina, si è aggiunto Mauro Righello (Pd) che ha analizzato il Piano sociosanitario regionale, approvato nel 2017, in relazione alla realtà savonese, in particolare sui tempi di attesa per accertamenti sanitari e, secondo il consigliere, i disagi sono dovuti alla carenza di personale. Sempre la carenza di personale, secondo Righello, impedisce il potenziamento dell’assistenza domiciliare. Il consigliere ha proposto di trasformare l’ospedale di Cairo un ospedale di area disagiata

Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha ribadito l’importanza che la rete sanitaria regionale resti pubblica senza esternalizzazione dei servizi e ha sostenuto che il Piano sanitario debba essere rivisto. Forti critiche sono state espresse sulla creazione di ALiSa e ha auspicato una riqualificazione dell’edilizia sanitaria. De Ferrari ha definito “paradossale” la vicenda legata al progetto di insediamento, a Erzelli, dell’ospedale del ponente genovese e ha invitato a potenziare gli interventi di prevenzione contro tutti i tipi di dipendenza.

Giovanni De Paoli (Lega Nord Liguria-Salvini) ha ricordato che l’appalto per costruire l’ospedale del Felettino è stato fatto alla vigilia delle precedenti elezioni regionali e che il progetto è diventato una pesante eredità per l’attuale amministrazione in quanto la collocazione presenta forti criticità da un punto di vista idrogeologico. Tutto questo lascia aperti molti interrogativi sull’assistenza ospedaliera nella zona, dove l’ospedale Sant’Andrea richiede una profonda ristrutturazione. De Paoli ha ipotizzato il rinnovamento e il potenziamento del San Bartolomeo di Sarzana.

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Luca Garibaldi (Pd) ha dichiarato che la Asl4 sarebbe ritenuta dalla giunta un’Azienda di serie B per quanto riguarda l’offerta sanitaria. Secondo Garibaldi anche nel Tigullio non è stato realizzato nulla di quanto previsto dal Piano sociosanitario. Il consigliere ha lamentato la scarsa condivisione con gli operatori nelle scelte assunte dalla giunta: i direttori di asl e ospedali – ha detto – hanno perso il proprio ruolo rispetto ad Alisa perdendo, conseguentemente, il rapporto con i rispettivi territori.

Claudio Muzio (FI) ha sottolienato il pesante disavanzo finanziario di gestione ereditato dall’attuale amministrazione e ha replicato ai giudizi negativi espressi dai consiglieri di minoranza durante il dibattito sostenendo la politica di riorganizzazione dei servizi adottata dalla giunta attuale. Rispetto ai tempi delle liste di attesa Muzio ha specificato che esistono 4 tipi diversi di liste a seconda dell’urgenza e ha ricordato che la carenza di medici è un’emergenza nazionale. Muzio, infine, ha difeso la qualità dell’assistenza fornita dalla rete sanitaria ligure.

Fabio Tosi (Mov5Stelle) ha ringraziato la delegazione degli operatori intervenuti durante la seduta del mattino per segnalare i problemi della sanità ligure. Tosi ha ricordato di avere segnalato, attraverso un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio nel 2016, la necessità di una guardia medica pediatrica e che questa richiesta è stata disattesa.

Valter Ferrando (Italia Viva) ha ribadito la necessità di salvaguardare la sanità ligure pubblica, ma ha ritenuto eccessivo il numero di aziende sanitarie presenti sul territorio regionale che, fra l’altro, incrementano – ha detto – i costi della rete. Ferrando ha espresso forti perplessità sulla realizzazione dell’ospedale del ponente genovese a Erzelli perché, secondo il consigliere, determinerebbe la chiusura del vicino ospedale di Villa Scassi e, con la sua vocazione oncologica, Erzelli creerebbe una forte concorrenza con il polo analogo genovese all’IRCCS San Martino.

Angelo Vaccarezza (FI) ha espresso compiacimento per l’approvazione unanime dell’ordine del giorno a favore dei lavoratori della CoopService della asl5. Rispetto alle critiche espresse dai colleghi di minoranza, ha replicato che i tagli maggiori dei servizi sanitari nel savonese sono stati fatti dalla precedente giunta regionale di centro sinistrache, in particolare, ha declassato le funzioni del pronto soccorso di Santa Corona di Pietra Ligure.

Paolo Ardenti (Lega Nord Liguria-Salvini) ha replicato ai consiglieri di minoranza, difendendo l’operato della giunta per quanto riguarda le scelte adottate per l’ospedale di Cairo Montenotte, e ha attaccato dell’amministrazione precedente di centro sinistra perché non avrebbe sviluppato le potenzialità sanitarie. Secondo Ardenti la Liguria ha potenzialità enormi da sviluppare e ha polemizzato in merito alle decisioni assunte oggi dal Parlamento, che ha bocciato l’emendamento presentato dalla senatrice Stefani Pucciarelli (Lega Nord Ligurisa-Salvini) sulla situazione di CoopService.

Giovanni Barbagallo (Pd), ricordando la sua esperienza di assessore nella precedente giunta, ha rilevato che in quegli anni c’era stato un calo dei trasferimenti statali destinati alla sanità. Il consigliere, ha accusato l’attuale maggioranza di avere fatto promesse che non sono state in buona parte mantenute.

Nel pomeriggio sono nuovamente intervenuti anche Alice Salvatore (Mov5Stelle), Gianni Pastorino (Linea Condivisa) e Juri Michelucci (Italia Viva), che avevano partecipato al dibattito nella seduta del mattino.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha replicato agli interventi della minoranza e ha accusato l’opposizione di avere fatto, durante la seduta, «campagna politica». L’assessore ha rilevato con orgoglio che, secondo fonti ministeriali, nella classifica sui LEA (Livelli essenziali di assistenza) «per quanto riguarda la qualità delle risposte fornite dalla sanità dalle regioni italiane la Liguria è al sesto posto». L’assessore ha quindi ricordato di avere più volte fornito in aula nel dettaglio i dati sulla mobilità passiva «che ha avuto una progressiva riduzione in alcuni settori, rispetto alla precedente amministrazione, questo anche grazie – ha aggiunto – ai dipartimenti interaziendali». Rispetto alle politiche sul personale l’assessore ha rimarcato che nel precedente ciclo amministrativo erano stati persi mille lavoratori mentre nell’attuale mandato, nonostante le criticità, sono stati persi solo 300 lavoratori, con un saldo positivo di 216 infermieri in più: «Quindi abbiamo fatto – ha detto – un’ottima politica». L’assessore ha poi spiegato che il tema della mobilità passiva è un tema che riguarda tante regioni. Rispetto all’organizzazione del sistema Viale ha aggiunto: «Quando ci siamo insediati abbiamo trovato il CUP sfasciato con ben 5 centri di prenotazione e noi abbiamo fatto anche un importante lavoro di comunicazione sul numero verde».

Rispetto alla riforma della sanità regionale l’assessore ha ribadito: «La riforma è stata rispettata in tutte le sue forme e, andando a controllare punto per punto, potete verificare – ha aggiunto rivolgendosi ai consiglieri di minoranza – che abbiamo fatto quasi tutte le cose che sono previste e, su questo aspetto, sono pronta a sfidare chiunque». Viale ha, quindi, ripercorso nel dettaglio tutte le iniziative assunte dall’attuale giunta citando, fra le altre, la campagna di vaccinazione, l’introduzione di un’automedica a Busalla, il trasferimento dei trapianti di reni per bambini al Gaslini, l’erogazione presso le farmacie dei medici salvavita e, da gennaio, l’assessore ha annunciato che le stesse farmacie erogheranno anche quelli per diabetici «in modo da migliorare la vita di persone affette da patologie croniche». Altro risultato – ha aggiunto – sono gli infermieri di comunità come l’accordo con i medici di famiglia sulle cronicità. «Il patto sulla salute mentale siglato in questa legislatura dalla Asl3 è diventato – ha sottolineato – un punto di riferimento a livello nazionale italiano». Per quanto riguarda la carenza dei medici Viale ha rimarcato che si tratta di un tema nazionale che gli ultimi ministri competenti non hanno affrontato. «Ringrazio gli operatori della sanità per tutto quello che hanno fatto in questi anni – ha concluso – in cui la Liguria è stata colpita ancheda tante emergenze e questo vuol dire che il sistema regge e che la Liguria si sta organizzando al meglio. Guardiamo, dunque, fiduciosi andando sempre avanti».