Dissesto Idrogeologico Liguria, Toti dà i (suoi) numeri

“Regione Liguria è in testa per l’utilizzo dei fondi sul disseto idrogeologico, oltre 500 milioni già impegnati per opere molto spesso cantierate, talvolta finite"

Giovanni Toti ufficio Regione Liguria

Savona / Genova | Nel disastrato dibattito pubblico che si è unito nelle ultime ore a quello ben più concreto e reale, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti è ritornato in serata sulle ultime polemiche politiche sollevate oggi sull’uso o non uso da parte della Giunta ligure dei fondi disponibili, presentando i dati dei finanziamenti già impegnati dall’ente per opere di difesa del suolo, di protezione civile e di manutenzione ordinaria e straordinaria.


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“Ho sentito dire per tutta la giornata troppe sciocchezze” afferma Toti: “Regione Liguria è in testa per l’utilizzo dei fondi sul disseto idrogeologico, oltre 500 milioni già impegnati per opere molto spesso cantierate, talvolta finite. Abbiamo già fatto tutte le proposte, come si evince dal programma triennale per il 2019-2021 per la difesa del suolo già fascicolato e consegnato al Ministero dell’Ambiente. Oltre al fatto che a chiunque denunci ritardi nei lavori segnalo che quei fondi sono stati assegnati dal governo solo nel mese di ottobre di quest’anno, poco più di un mese fa. Tutto questo per dire che non è il momento per raccontare storie”.

Secondo le stime fornite dalla Regione e dal presidente Toti, “Abbiamo oltre 400 milioni di danni, 80 milioni di somme urgenze e abbiamo ricevuto dal governo, al momento, 9 milioni di euro. Questo per dire che abbiamo bisogno di ben altra attenzione e che siamo pronti a sederci con l’esecutivo, per elaborare un piano pluriennale per la messa in sicurezza del nostro territorio, ma per far questo abbiamo bisogno di interlocutori”.

Toti ha anche di nuovo ricordato i millimetri di pioggia caduti sulla Liguria in 40 giorni “pari a 1700, quanto cade in media ogni anno in una regione che è già piovosa e questo si va ad aggiungere a due potenti mareggiate e a venti di scirocco fino a 140 km orari. Questo vuol dire che il nostro entroterra sta vivendo un’emergenza frane come non l’abbiamo mai vista e le nostre coste un’emergenza di erosione di enormi proporzioni”.

“La somma dei danni – specifica Toti – è superiore alla grande mareggiata dello scorso anno, siamo di fronte a un’emergenza di protezione civile in Liguria e nel Paese di straordinaria grandezza, mai vista, a cui si aggiunge la chiusura di due autostrade che vanno ad incidere sui principali scali del paese: un danno industriale dalle proporzioni difficilmente calcolabili, ma gigantesche”.

Infine, una nota positiva, con la confermata che “da domani Trenitalia, su richiesta di Regione Liguria, aumenterà la capacità dei treni”: quello in partenza alle 7.30 da San Giuseppe di Cairo e arrivo a Savona alle 7.53 avrà 5 carrozze da 600 persone al posto del minuetto da 300. Quello successivo che parte alle 8.13 e arriva alle 8.35 avrà 1200 posti disponibili (seduti e in piedi) 8 carrozze media distanza treno. “Sarà il treno più lungo che circolerà in Liguria”.