Teatro: “Una mano mozzata a Spokane”

La dark comedy di Martin McDonagh ci mostra un’umanità al limite, pronta a tutto: dalla ragazza finta svampita al suo fidanzato, dal killer razzista e psicopatico al portiere borderline

in scena Una mano mozzata a Spokane

Genova | Un sicario ossessionato dalla mano che gli è stata mozzata 27 anni prima, una coppia di spacciatori da strapazzo e uno stralunato concierge sono i protagonisti di Una mano mozzata a Spokane, irresistibile dark comedy di Martin McDonagh, in scena da mercoledì 20 a sabato 23 novembre alla Sala Mercato con la regia di Carlo Sciaccaluga.


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Conosciuto anche per i suoi film – da In Bruges a Tre manifesti ad Ebbing, Missouri, Martin McDonagh, classe 1970, è da molti anni uno degli autori teatrali di maggior successo del Regno Unito (nel 1997, quando aveva solo 27 anni, quattro suoi drammi sono stati rappresentati contemporaneamente nel West End, impresa in precedenza riuscita solo a Shakespeare).

A behanding in Spokane, prima sua opera ambientata negli Stati Uniti, ha debuttato a Broadway nel 2010 con grande clamore di pubblico e critica. L’azione si svolge interamente in una camera d’albergo, fatiscente e claustrofobica, dove anche il mobilio, nell’allestimento di Carlo Sciaccaluga, suggerisce un costante senso di precarietà. Qui si incontrano il killer menomato Carmichael (interpretato dall’attore Denis Fontanari) e due giovani innamorati Marylin (Alice Arcuri) e Toby (Maurizio Bousso), che tentano di vendergli una mano, spacciandola per quella che gli era stata amputata. Il tutto avviene sotto lo sguardo del portiere dell’hotel, l’ex galeotto Mervyn (Andreapietro Anselmi), che con i suoi interventi rischia di continuo di fare precipitare la vicenda.

Una mano mozzata a Spokane ci mostra un’umanità al limite, pronta a tutto: dalla ragazza finta svampita al suo fidanzato, dal killer razzista e psicopatico al portiere borderline. In perfetto equilibrio tra ilarità pungente e dramma esistenziale questa tragicommedia ci sorprende con colpi di scena continui, strappandoci risate (amare) a ripetizione. “Il teatro di McDonagh è azione, relazione, incidente, che sia comico o drammatico” afferma Carlo Sciaccaluga nelle note di regia. “Il drammaturgo non spiega le sue metafore, sta a noi arrivare alle conclusioni attraverso le suggestioni che ci regala”. Inizio spettacoli ore 20.30, giovedì ore 19.30. Biglietti 15 euro, giovani sino a 26 anni 10 euro. Lo spettacolo fa parte del percorso In_oltre.