Maggiordomo di quartiere, 3 sportelli nel savonese

Ardenti: “Il progetto mira a individuare e dare una risposta a piccole esigenze quotidiane di persone in momentanea difficoltà sociale"

Paolo Ardenti Consigliere Regione Liguria

Savona | Il progetto ‘Maggiordomo di quartiere’ avviato in via sperimentale la scorsa estate nella Città di Genova arriverà anche in provincia di Savona dove sono previsti 3 sportelli. Saranno finanziati, precisa il consigliere regionale Paolo Ardenti (Lega), dal “bando pubblico con uno stanziamento regionale di 403.000 euro dal Fondo Sociale Europeo”. Il bando è stato aperto il 24 ottobre scorso e si chiuderà il 6 dicembre prossimo. Riguarda il deposito dei progetti a cura dei soggetti che gestiranno il servizio : terzo settore, comuni, imprese private, fondazioni.

“Durante i mesi di attività – ha spiegato oggi Ardenti – due operatori selezionati e formati hanno mantenuto attivo il servizio per 50 giornate, per un equivalente di 600 ore, durante le quali hanno raccolto e consegnato 79 tra pacchi e buste, effettuato 56 interventi di semplice manutenzione, ricevuto 440 richieste d’informazioni, con una media di 21 anziani che ogni giorno si sono rivolti al ‘Maggiordomo’ per piccoli aiuti o anche chiedendo semplicemente un momento di ascolto. Nei tre mesi di attività sono state raggiunte complessivamente 644 persone”.

“Il progetto mira a individuare e dare una risposta a piccole esigenze quotidiane di persone in momentanea difficoltà sociale (consegna della spesa, disbrigo di pratiche, accompagnamento, commissioni). Aiuti che possono trasformarsi in opportunità lavorativa per i liguri senza lavoro. I candidati ‘Maggiordomi di quartiere’ devono essere infatti maggiorenni, residenti in Liguria e disoccupati con un Isee inferiore a 20mila euro, che abbiano voglia di mettersi a disposizione a sostegno della socialità di un quartiere. I candidati verranno formati attraverso tirocini e work experience. Successivamente, potranno prendere servizio presso i punti di ascolto, dove forniranno il servizio di vicinato, raccogliendo le richieste dei cittadini”. “La partecipazione dei Comuni e degli enti locali non è obbligatoria, ma ritengo comunque che più le amministrazioni sul territorio saranno coinvolte e parteciperanno attivamente e più i risultati finali saranno importanti. A Genova, per esempio, la giunta Bucci ha messo a disposizione gli spazi per la postazione di riferimento” conclude Ardenti.

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IN BREVE | Il progetto ‘Maggiordomo di quartiere’ avviato in via sperimentale la scorsa estate nella Città di Genova arriverà anche in provincia di Savona dove sono previsti 3 sportelli. Il bando è stato aperto il 24 ottobre scorso e si chiuderà il 6 dicembre prossimo. Ardenti: “Il progetto mira a individuare e dare una risposta a piccole esigenze quotidiane di persone in momentanea difficoltà sociale (consegna della spesa, disbrigo di pratiche, accompagnamento, commissioni). Aiuti che possono trasformarsi in opportunità lavorativa per i liguri senza lavoro”.