Sanità Liguria, Pastorino (Linea Condivisa): “liste d’attesa certificano un progressivo peggioramento”

"grazie alla 'ricetta Viale', 19 mesi per un ecocardiorgramma o 564 giorni per una TAC addominale”

Gianni Pastorino

Genova | “Sconcerta che solo oggi l’assessore Viale chieda risorse al Ministro della Sanità. Perché non ha posto la stessa richiesta al precedente governo, in cui la Lega era azionista di maggioranza? Il problema c’era allora e c’è adesso. Quelle di oggi sono solo lacrime di coccodrillo” afferma il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino commentando il nuovo report sulle liste d’attesa nella sanità ligure.

L’indagine certifica che il problema sia tutt’altro che ridimensionato. Anzi, la tendenza segna un progressivo peggioramento. “Numeri che purtroppo conosciamo e segnaliamo da tempo. Eppure a inizio mandato l’Assessore Viale dichiarava che avrebbe dimezzato le liste d’attesa; evidentemente questi risultati dovrebbero suggerirle immediate dimissioni – prosegue Pastorino -. È perlomeno da due anni che, come gruppo consiliare, denunciamo pubblicamente il collasso della sanità ligure: mancanza di personale medico, infermieristico e di altra tipologia, obsolescenza delle apparecchiature diagnostiche, farraginosità di una governance che non ha eguali in Italia, producono lo sconquasso che è sotto gli occhi di tutti”.

“Bisognerebbe andare a rivedere cosa dicevano Toti e Viale a inizio legislatura. Andare a rileggere gli impegni presi nel loro ‘libro bianco’, scritto probabilmente con l’inchiostro simpatico, che dopo un po’ svanisce. Facciamolo e troveremo quantomeno tragicomico il richiamo che Viale fa ai suoi manager, quando la prima responsabile di questa situazione è proprio l’assessore – sottolinea Pastorino -. Assessore che però non si perde neppure un’inaugurazione, neppure della più piccola novità introdotta nel sistema sanitario ligure. Servirebbero meno presenzialismo e più soluzioni concrete, che però neppure il ‘super commissario’ di A.li.sa. Locatelli riesce a trovare. La verità è che qui da noi ci sono medici eccellenti, personale infermieristico di primo livello e anche qualche dirigente lungimirante. Ma mancano la direzione e la capacità programmatoria, che stanno in capo a chi governa la Regione”.

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“Ultima riflessione: con le sue scelte sconsiderate, l’assessore Viale sta regalando la sanità ligure ai privati. I quali, a fronte di un collasso simile, non possono che fregarsi le mani perché diventeranno presto gli unici interlocutori possibili – conclude Pastorino -. Ribadiamo: bisogna invertire velocemente la rotta e difendere strenuamente la sanità pubblica. Nel frattempo però i liguri continuano a pagare le tasse. E continuano ad attendere, grazie alla ‘ricetta Viale’, 19 mesi per un ecocardiorgramma o 564 giorni per una TAC addominale”.