Operai ex Ilva “occupano” l’aula del Consiglio regionale

Occupazione dell’aula fino quando il Governo non autorizzerà la proroga dei lavori socialmente utili, che è prevista dall’Accordo di programma

lavoratori in un cantiere

Savona / Genova | Prima dell’inizio della seduta una nutrita delegazione di lavoratori ex Ilva si è presentata oggi in Consiglio regionale e ha annunciato l’occupazione dell’aula fino quando il Governo non autorizzerà la proroga dei lavori socialmente utili, che è prevista dall’Accordo di programma e attualmente riguarda oltre 200 operai in Cassa integrazione.


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Giovanni Toti, presidente della Giunta, ha condiviso le ragioni dei lavoratori: «Noi abbiamo sollecitato, con una lettera già due settimane fa, il nuovo Ministro del Welfare per ottenere l’autorizzazione che non necessita di un ulteriore confronto, dal momento che è esattamente la fotocopia di quella che abbiamo fatto l’anno scorso e l’anno prima. Posso confermare che Società di Cornigliano – ha aggiunto – ha la capienza economica per poterlo fare, ovviamente sulla base dell’accordo, che il Governo precedente ha assunto, di rifinanziare poi la società perché possa portare a termine le bonifiche e i lavori in quel quartiere». Toti ha sottolineato di avere ulteriormente sollecitato ieri, verbalmente e per iscritto, la Segreteria e il Gabinetto del Ministro perché si procedesse al rinnovo di quel accordo. «Al momento dalla Segreteria del Ministro – ha aggiunto – abbiamo avuto un ritorno informale che parla di una convocazione nei prossimi giorni, ma non ho avuto ancora la convocazione formale». Il presidente confida che l’accordo sia rinnovato e ha aggiunto: «Ogni azione, ovviamente nei limiti del buonsenso, a supporto di questa vertenza vede le istituzioni locali completamente schierate con i lavoratori, perché altrimenti non avremmo firmato tre anni fa un accordo che va avanti credo con reciproca soddisfazione». Toti ha confidato che, trattandosi di un banale rinnovo, la situazione possa sbloccarsi nel giro di poche ore.

Interventi dei sindacalisti: Antonio Alpa della Uilm e Alessandro Vella della Fim Cislsono intervenuti sottolineando la necessità di accelerare i tempi per raggiungere un incontro con il ministero e proponendo, in caso contrario, che Società per Cornigliano anticipi le risorse necessarie a finanziare i lavori di pubblica utilità per un anno.

Giovanni Lunardon (Pd) ha dichiarato: «Noi condividiamo la rivendicazione dei lavoratori dello stabilimento di Genova e rimarremmo qui con loro fino a quando non arriverà la convocazione del ministero. Già nei giorni scorsi – ha aggiunto – abbiamo provveduto a informare i nostri rappresentanti al governo. Riteniamo sacrosanta l’integrazione salariale attraverso i lavori di pubblica utilità così come è stabilito dall’Accordo di programma».

Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha aggiunto: «Noi continuiamo a difendere l’Accordo di programma e siamo in contatto con il senatore Mattia Crucioli (Mov5Stelle,ndr) che si è già mosso presso il ministero del Lavoro e dello Sviluppo economico affinché arrivi l’integrazione. E’ doveroso – ha aggiunto – questo passaggio e devono essere le istituzioni a provvedere, a dare le risposte giuste per mettere i lavoratori nelle condizioni di vivere dignitosamente».

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria) ha sottolineato: «Se ogni anno alla scadenza i lavoratori devono intervenire sul rinnovo, vuole dire che il meccanismo è fallace. Mi auguro – ha aggiunto – che nel 2020 non ci sia un altro 23 settembre come questo perché, se succederà, vuol dire che la politica non ha svolto il suo compito: il rinnovo deve essere automatico». Pastorino ha segnalato la necessità che ci sia un fondo che garantisca i lavori socialmente utili.

Franco Senarega (Lega Nord Liguria Salvini) ha condiviso la protesta dei lavoratori:«Devono arrivare rapidamente le risorse per dare respiro alle famiglie, anche noi restiamo qua con i lavoratori per tutto il tempo che sarà necessario per arrivare ad una composizione rapida».

Giovanni Boitano (Liguri con Paita), partendo dal rinnovo dei lavori di pubblica utilità, ha fatto una panoramica più ampia: «La realtà siderurgica italiana è strategica per l’Italia e dobbiamo impegnarci su questo e per questo. L’obbiettivo non è solo garantire i lavori socialmente utili, ma dare un’occupazione stabile ai nostri giovani in questo settore».

Al termine degli interventi, accogliendo la proposta del consigliere Franco Senarega, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana ha chiuso la seduta.


IN BREVE | Una delegazione di lavoratori ex Ilva si è presentata oggi in Consiglio regionale e ha annunciato l’occupazione dell’aula fino quando il Governo non autorizzerà la proroga dei lavori socialmente utili, che è prevista dall’Accordo di programma e attualmente riguarda oltre 200 operai in Cassa integrazione.