Campagna Olivicola 2019: in Liguria più ombre che luci?

Emergono forti le preoccupazioni generali di un’annata decisamente negativa in quantità e qualità; Confagricoltura Liguria: “certamente l’annata si annuncia ‘di scarica’ ma con forti differenze tra areale ed areale”

Uliveto sul mare

Albenga / Savona | In questi giorni, che precedono l’inizio della campagna di raccolta delle olive in tutta la Liguria, con una previsione di “start” a metà ottobre più o meno ovunque, emergono forti le preoccupazioni generali di un’annata decisamente negativa in quantità e qualità. Confagricoltura Liguria – in una sua nota – precisa che “certamente l’annata si annuncia ‘di scarica’ ma con forti differenze tra areale ed areale e, soprattutto, evidenzia una forte differenza di ‘approccio’ tra i professionisti e gli hobbisti del settore”. “La campagna – precisa Armando Schiffini, referente ligure per l’olivicoltura in Confagricoltura – si annuncia scarsa anche in considerazione del clima ‘avverso’ di questa estate che ha portato al proliferamento della mosca olearia con attacchi massimi da almeno un mese e mezzo. Certamente – prosegue Schiffini – abbiamo una diffusione del problema a macchia di leopardo, con zone maggiormente colpite rispetto ad altre”.

“Tuttavia – prosegue Confagricoltura Liguria – va rimarcato che coloro i quali da noi applicano, e bene, la ‘lotta integrata’, risultano decisamente meno colpiti”. Secondo Confagricoltura Liguria, e le analisi del proprio Centro Studi, il problema è certamente più diffuso tra i cosiddetti “hobbisti” che rappresentano circa il 50 % della produzione olivicola ligure e che, va ricordato, hanno un ruolo primario di tutela del territorio. “Questo – continua Confagricoltura Liguria – perché è meno diffusa tra tali operatori la lotta integrata basata su registrazioni delle temperature in campagna che vanno monitorate settimanalmente come fondamentale cartina di Tornasole della necessità o meno di trattamento”.

“Va ricordato – precisa Armando Schiffini di Confagricoltura Liguria – che tale monitoraggio puntuale consente di arginare il problema, considerando che temperature, come questa Estate, superiori ai 33 gradi, permettono naturalmente di eliminare le uova della mosca senza dover ricorrere a trattamenti con ‘adulticidi’. Molte aziende professionali, grazie alla lotta integrata, non hanno dovuto trattare nell’ultimo biennio e, quindi – conclude Schiffini – non si trovano nella condizione di un’annata totalmente disastrosa e compromessa”. Proteggere per tempo, secondo Confagricoltura Liguria, può aiutare e molto, ad arginare tali problematiche. Ed in tal senso l’azione dell’Organizzazione agricola volta ad organizzare in questo periodo corsi di potatura, conduzione dell’oliveto e assaggio dell’olio, al fine di aiutare anche la professionalizzazione del comparto ligure così importante per l’agroalimentare e per la tutela e valorizzazione del territorio.

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