Florovivaismo, De Michelis (Confagricoltura): ”in Liguria, come in italia, è necessario investire sul verde pubblico”

Luca De Michelis

Savona / Genova. L’esperienza e la competenza dei florovivaisti dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli per gestire parchi e giardini, dice Confagricoltura Liguria. “All’estero c’è un’attenzione particolare per il verde pubblico e vengono apprezzati specialmente fiori e piante ‘made in Italy’. Lo dimostrano i risultati conseguiti dal distretto vivaistico di Pistoia che mostrano una forte ripresa dell’export florovivaistico. Gli imprenditori di Confagricoltura rappresentano le eccellenze del comparto, hanno contatti costanti con architetti del verde, Università e centri di ricerca e mettono a disposizione competenza, esperienza e know how” sostiene Luca De Michelis, presidente di Confagricoltura Liguria.

Il settore italiano vale oltre 2,5 miliardi, occupa più di 100.000 addetti in 27.000 aziende. “Il florovivaismo – puntualizza De Michelis – va rilanciato sul fronte interno, offrendo al Paese la grande cultura del verde dei produttori. Gli investimenti pubblici vengono accantonati, ma è un errore. Per questo appoggiamo la proposta di legge ‘disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione del settore florovivaistico’, ora in prima lettura in Commissione, che istituisce un tavolo tecnico, un osservatorio per il settore ed un ufficio dedicato al Mipaaft. È essenziale che le Istituzioni nazionali e locali si rendano conto dell’importanza di avvalersi delle giuste competenze sulle complesse tematiche da affrontare quando si parla di verde pubblico e della sua gestione”.

“Siamo pronti – mette in evidenza il presidente di Confagricoltura Liguria – a valorizzare le aree urbane e periurbane delle nostre città con la progettazione e la realizzazione di spazi verdi, aumentando la loro ‘qualità’ e combattendo un’inutile quantità che, spesso, non offre risultati”. “Troppa burocrazia e poca lungimiranza finora hanno frenato l’azione degli operatori per parchi e giardini pubblici – conclude De Michelis -. C’è la necessità che sindaci, enti pubblici e comunità investano, favorendo e sviluppando un’adeguata progettazione del verde, tenendo conto delle effettive esigenze della popolazione, che chiede spazi belli, curati, utili e realmente fruibili. Questi investimenti hanno indubbi ritorni per la collettività”.

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