Savona. Il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti in occasione della Giornata della Memoria, ritiene “doveroso segnalare opere del proprio patrimonio riferibili alla Shoah” perché di autori colpiti dalle leggi razziali o perseguitati politicamente oppure messi al bando perché storicamente appartenenti a uno dei movimenti artistici qualificati dal nazismo come Arte Degenerata (Dadaismo, Espressionismo, Fauvismo, Impressionismo, Astrattismo e Surrealismo).
Nell’ambito del percorso museale della Pinacoteca Civica, è stata selezionata e messa in evidenza con una apposita scheda esplicativa, un’importantissima opera della Collezione Milena Milani in memoria di Carlo Cardazzo: “La Confidence Capitale” di René Magritte, uno dei principali intepreti del Surrealismo. Il dipinto conservato a Savona è una delle tre opere di Magritte presenti nei musei italiani: le altre due sono entrambe conservate alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Realizzata fra il 1927 e il 1928, “La Confidence Capitale” costituisce un documento molto significativo dell’avvicinamento di Magritte al Surrealismo e testimonia di uno dei periodi di più intensa e fertile creatività del suo percorso artistico. L’artista rappresenta la realtà per mostrarne il mistero indefinibile e inizialmente si serve dell’accostamento di elementi diversi e della metamorfosi della materia per sovvertire l’ordine naturale delle cose e amplificare la sorpresa suscitata dai suoi quadri. « La confidence capitale » è infatti elencata fra le opere di Magritte caratterizzate dalla ricorrente presenza di elementi in legno o di venature lignee; nel nostro dipinto compare inoltre la figura femminile, qui identificabile con la moglie Georgette, imprigionata fra un muro di pietre e una tavola in legno.