Lavorazione e commercio fiori recisi, verde e piante ornamentali, rinnovato il contratto nazionale di lavoro

Nella foto: Massimiliano Scialanca, segretario generale della Fisascat Cisl Imperia Savona

Savona / Imperia. Rinnovato il contratto nazionale applicato ai 15mila addetti della lavorazione, commercio e trasporto, import ed export all’ingrosso di fiori freschi recisi, verde e piante ornamentali. L’accordo, di durata quadriennale e in vigore dal 1° gennaio 2019, è stato siglato a Sanremo tra i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Flai Cgil e UIltucs e l’Ancef, l’associazione nazionale commercio ed esportazioni fiori.


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Il trattamento economico previsto dall’intesa porta un incremento di 95€ al terzo livello, da riparametrare per gli altri, erogato in tre tranche di 25€ ed in un’una di 20€ dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2022.
L’intesa di rinnovo conferma la struttura contrattuale introdotta con la precedente stipula: resta, pertanto, centrale il ruolo del secondo livello contrattuale – aziendale o territoriale – al quale sono demandate le materie attinenti l’organizzazione produttiva e del lavoro, la flessibilità oraria e l’ampliamento dei livelli occupazionali, nonché il salario di produttività.

L’impianto delle relazioni sindacali si arricchisce di un avviso comune finalizzato a sensibilizzare gli Enti pubblici sulle opportunità di impiego, non solo stagionale ma anche stabile, che questo settore è in grado di offrire; le parti si sono impegnate a richiedere incontri alle istituzioni locali con l’obiettivo di attivare politiche di sviluppo mediante politiche attive e finanziamenti per la formazione dei dipendenti e per la stabilizzazione dell’occupazione.

L’intervento anche sul welfare contrattuale; dal 1° gennaio 2020 diventerà operativa l’adesione al Fondo Est, il fondo di assistenza sanitaria integrativa di settore, mentre aumenta all’1,4% il contributo a carico del datore di lavoro destinato al fondo di previdenza complementare Fon.Te. I percorsi di formazione professionale saranno erogati dal fondo interprofessionale di riferimento Fondoprofessioni.

Sul mercato del lavoro è consentita inoltre l’assunzione di personale con contratto a termine nei termini previsti dalla normativa vigente e connesse all’intensificazione dell’attività lavorativa in determinati periodi dell’anno e riferiti a incrementi temporanei di attività. Le assunzioni con contratto a termine con l’espresso richiamo alla stagionalità – caratteristica prevalente del comparto direttamente riconducibile al preliminare lavoro di produzione agraria – non potrà superare la durata massima di 10 mesi e sono espressamente escluse dal computo percentuale previsto per le assunzioni a tempo determinato. L’intesa disciplina inoltre il lavoro a tempo parziale con le clausole elastiche e flessibili, prevede il lavoro supplementare – con la maggiorazione economica del 35% – e riconosce nell’istituto contrattuale dell’apprendistato la forma contrattuale idonea all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

L’intesa conferma la disciplina a tutela e sostegno della maternità e paternità secondo le norme vigenti ed introduce la possibilità di accesso ad un periodo di aspettativa retribuita sino al 12° anno di età del bambino con una indennità del 30% della retribuzione.
Il nuovo contratto prevede una norma specifica dedicata al capitolo appalti, terziarizzazioni e affidamento di servizi, con l’espresso richiamo all’applicazione della contrattazione siglata dalle associazioni maggiormente rappresentative del settore e a tutte le norme previdenziali ed antifortunistiche. L’azienda committente, su richiesta dei sindacati e delle rappresentanze sindacali, fornirà il Durc rilasciato dall’impresa appaltatrice.

Soddisfazione in casa Fisascat CIsl. Il segretario nazionale Vincenzo Dell’Orefice ha commentato positivamente «l’avanzamento delle relazioni sindacali in un comparto considerato di nicchia che ha consentito di ampliare l’intervento del welfare e di appesantire le buste paga dei lavoratori di un comparto a valenza stagionale, caratteristica strutturale da tutelare».

L’intesa è stata siglata in provincia di Imperia, dove l’occupazione del settore coinvolge circa 4mila addetti, oltre il 20% della forza lavoro del settore. «Il comparto della floricoltura si conferma determinante nell’economia del territorio e può rappresentare un volano di ripresa occupazionale» ha dichiarato il segretario generale della Fisascat Cisl Imperia Savona Massimiliano Scialanca sottolineando in particolare «le tutele introdotte a sostegno della maternità e l’intervento sul welfare riferito all’assistenza sanitaria integrativa».

È il segretario generale della Fisascat Cisl Davide Guarini ad evidenziare «l’importanza di aver rinnovato un contratto nazionale nei tempi previsti dalla contrattazione di settore». «Con l’intesa – ha aggiunto il sindacalista – si rafforzano le relazioni sindacali e si potenzia il welfare contrattuale, ma soprattutto si stabiliscono dei punti fermi in tema di appalti e terziarizzazioni mentre sul fronte occupazionale si apre anche ai giovani con la possibilità di ricorrere all’istituto dell’apprendistato».