Loano, “Progetto Acquamotricità”: il nuoto per aiutare gli studenti diversamente abili

Loano. Dal 27 novembre 2018 al 28 maggio 2019 si svolgerà a Loano la seconda edizione del “Progetto Acquamotricità” promosso dall’istituto secondario superiore “Giovanni Falcone” di Loano in collaborazione con la società Doria Nuoto ed il patrocinio del Comune di Loano.

Il “Progetto Acquamotricità” è un’iniziativa inclusiva che vede protagonisti gli studenti affetti da disabilità: “Gli effetti benefici del nuoto e dell’acquaticità in generale su ragazzi autistici o con disturbi generalizzati dello sviluppo sono ormai noti – spiegano dall’istituto scolastico loanese – L’acqua facilita il mantenimento dell’attenzione condivisa e congiunta; offre intense stimolazioni sensoriali; facilita la gestione degli aspetti emotivi offrendo contenimento emotivo; facilita la gestione dei disturbi comportamentali (aggressività, stereotipie); aumenta il contatto oculare; favorisce l’integrazione sociale; stimola il desiderio di esplorazione; promuove l’accrescimento dell’autostima, quando viene conquistata l’autonomia di movimento in acqua; stimola le capacità di coordinamento motorio”.

Per tutti questi motivi la dirigenza scolastica, con la collaborazione della società Doria Nuoto ed in accordo con l’amministrazione comunale del sindaco Luigi Pignocca, ha deciso di dare il via al progetto, che, come detto, nasce dall’idea che “la pratica del nuoto possa contribuire al benessere generale della persona disabile”. Il “Progetto Acquamotricità” comprende attività di acquaticità ed avviamento al nuoto, realizzate attraverso giochi motori con o senza attrezzi, da svolgersi presso la piscina comunale del palazzetto dello sport “Elio Garassini”. L’obiettivo è creare un’esperienza psicomotoria di gruppo in un ambiente acquatico.

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“L’intento è quello di lavorare sull’inclusione e sulle autonomie proponendo interventi motivanti in acqua e non solo. Gli insegnanti e gli educatori dell’istituto accompagneranno i ragazzi nell’acquisto del biglietto del bus nell’edicola adiacente la scuola e li seguiranno mentre, con i mezzi pubblici, si recano fino alla fermata della piscina comunale. La struttura verrà raggiunta a piedi, in modo tale da contribuire al consolidamento dell’autonomia dei ragazzi nella loro quotidianità”.
Insomma, un progetto di inclusione sociale che intende aiutare i ragazzi affetti da disabilità ad acquisire maggiore autonomia nelle piccole attività di ogni giorno tramite la pratica sportiva del nuoto.