Bombardier a rischio di chiusura: la questione in Consiglio regionale

Stabilimento Bombardier di Vado Ligure

Savona / Vado Ligure. Lavoratori Bombardier oggi in sciopero; l’annuncio nei giorni scorsi dell’azienda canadese di voler operare tagli “strategici“ per accrescere i profitti ha fatto nascere l’ipotesi di una possibile chiusura dello stabilimento italiano di Vado Ligure.


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Il Gruppo del Pd in Regione Liguria “è solidale con i lavoratori di Bombardier oggi in sciopero e scesi in corteo per le strade di Savona” dicono i consiglieri regionali Giovanni Lunardon e Luigi De Vincenzi: “Crediamo sia utile che gli lavoratori, insieme ai sindacati, vengano lunedì prossimo in Consiglio regionale, come già hanno annunciato di voler fare nei giorni scorsi. Siamo pronti a lavorare per assicurare il sostegno di tutta l’aula alle loro istanze, come è stato fatto per Piaggio e uscire dalla seduta di lunedì con un ordine del giorno unitario. Se non si sbloccherà la commessa per 15 treni ad alta velocità per la quale Bombardier ha lavorato con Hitachi verranno messi a rischio lo stabilimento di Vado Ligure e il futuro dei suoi lavoratori. Chiederemo che Trenitalia faccia la sua parte”.

“Seguiamo da tempo, ben prima di questa situazione difficile, le attività del sito di Vado” commenta Andrea Melis, consigliere regionale del M5S; “il punto focale da cui partire è la strategia aziendale del gruppo Bombardier, che sembra sempre più intenzionato a disinvestire dal nostro territorio, dopo che per anni ha accumulato utili su progetti consolidati che si vendevano da soli. Siamo nel campo di scelte operate da una delle tante multinazionali che sempre più spesso arrivano, fanno utili e poi se ne vanno lasciando le macerie”.

Per Melis, il primo passo per sciogliere le criticità esistenti spetta alle istituzioni locali, che dovrebbero fare fronte comune insieme a tutto territorio, e ovviamente al Governo, “che deve fare la sua parte, e senz’altro la farà, perché non è pensabile che le istituzioni locali intervengano da sole su questioni di strategia aziendale”. L’invito è di “fare squadra e non perdersi nelle polemiche delle colpe dell’uno o dell’altro: questo è un problema del sistema Italia in generale”. Il piano di fornitura di treni regionali, che Bombardier non si è aggiudicata in una regolare gara, secondo Melis “è stato erroneamente utilizzato dal Sindaco Monica Giuliano, che per onestà intellettuale dovrebbe sapere che in realtà in Italia il piano è stato avviato, proprio durante il governo del suo partito. Affermare quindi che non esiste un piano non è corretto. L’alta velocità prevede peraltro alcuni spazi che Bombardier potrebbe aggiudicarsi con opzioni da sciogliere su contratti esistenti. Tuttavia, spetta alla multinazionale fare chiarezza su un punto fondamentale: intende affidare lavoro allo stabilimento di Vado e, se sì, quale sarà il carico di lavoro? Oppure, come sta ampiamente facendo da tempo, lo affiderà ad altri stabilimenti non italiani?”. “Il tema vero sul quale dobbiamo concentrarci è: Bombardier è o non è il futuro di medio lungo termine per il sito di Vado Ligure? – conclude Melis -. È su questo aspetto che dobbiamo convergere e lavorare per dare una prospettiva allo stabilimento e ai suoi lavoratori”.