Bilancio positivo per la 52ma edizione del Festival Verezzi; per il 2019 si pensa al crowdfunding

Elevato indice di gradimento da parte degli spettatori, incassi e affluenza di pubblico come negli ultimi anni da record, largo seguito sui mass media e sui social: ancora una volta, il Festival di Borgio Verezzi si chiude con un bilancio assolutamente positivo. In programma, dal 7 luglio al 19 agosto, tredici spettacoli, dieci dei quali proposti in prima nazionale e tutti già presenti nei cartelloni invernali di importanti teatri delle città italiane, “a conferma della validità di una manifestazione che si propone ogni anno come una vetrina di novità, capace di esportare fuori regione il nome della località in cui si svolge”, ha sottolineato il direttore artistico Stefano Delfino.

Il bilancio è stato fatto oggi in una conferenza stampa che si è svolta nella Sala del Consiglio del Comune di Borgio Verezzi. Un’edizione importante, la 52^, per il Festival che è stata pienamente all’altezza delle premesse, con tanti nomi eccellenti tra i protagonisti e spettacoli molto diversi fra di loro, alcuni caratterizzati dalla multimedialità, con presenza di musicisti dal vivo, ballerini e mimi, e da tematiche importanti: il rapporto ambiguo tra giornalismo e politica (Squalificati), i problemi della vecchiaia (Quartet, Un autunno di fuoco) e quelli dei single di mezza età (Casalinghi disperati), il cinismo dello show business (Non si uccidono così anche i cavalli?), la dura gavetta nel mondo del teatro (Le dive dello swing), l’eterna conflittualità tra maschio e femmina (La scuola delle mogli, Alle 5 da me, Il diario di Adamo ed Eva).

E, oltre agli eventi speciali nelle Grotte di Borgio Verezzi (tutto esaurito nelle quattro sere del Purgatorio in forma itinerante), buona risonanza hanno avuto anche i premi: il Veretium alla memoria e in ricordo di Luigi De Filippo, ritirato dalla vedova Laura Tibaldi; il Camera di Commercio Riviere di Liguria, consegnato dal presidente Luciano Pasquale a Lorella Cuccarini per il successo ottenuto nel 51° Festival Verezzi dalla commedia Non mi hai più detto ti amo di Gabriele Pignotta; e quello della Fondazione De Mari, assegnato al giovane attore Alessio Zirulia, interprete di un profugo pakistano in Vivo nella giungla sulle spine, in scena a Borgio Verezzi nell’estate del 2017.

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Molto soddisfatto il Sindaco Dacquino: ‘Grazie al mix di generi diversi, agli spettatori che ci seguono sempre con affetto e al piccolo adeguamento del costo d’ingresso, l’incasso totale della 52ma edizione supera i 242mila euro, in aumento rispetto al 2017: questo ci permette di sopperire in parte alla costante contrazione dei contributi pubblici. I numeri del Festival sono significativi già in valore assoluto, ma lo sono ancora di più se paragonati ad altre realtà simili alla nostra e ai risultati delle tante proposte estive della Riviera: possiamo sicuramente affermare che la nostra quota di mercato è in aumento, in controtendenza rispetto ad un settore di riferimento probabilmente in flessione’.

E adesso, archiviata con legittima soddisfazione l’edizione di quest’anno, il Festival guarda al futuro, sia pure con qualche apprensione per le crescenti difficoltà economiche. Per proseguire sulla strada felicemente intrapresa servono nuove risorse, a causa della progressiva riduzione dei finanziamenti pubblici e delle sponsorizzazioni da parte di privati: questo l’appello che arriva dall’Amministrazione comunale, che proprio per questo pensa anche ad una sorta di autofinanziamento attraverso il ricorso al crowdfunding.