Terreni Creativi 2018 serata finale

di Alfredo Sgarlato – Si chiude la nona edizioni del Terreni Creativi Festival tornando all’Ortofrutticola di Albenga, allestita però diversamente per via dell’acquazzone ferragostano in anticipo. Primo appuntamento teatrale, dopo una conversazione con Simone Pacini che presenta il suo libro “Il teatro sulla via Francigena”, con un’anteprima: “Non è ancora nato”, di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani. In scena solo lei, rossovestita, tra bottiglie d’acqua e un cavallino a dondolo. La ragazza dialoga col padre, di cui non sentiamo le risposte: di fatto un dialogo tra loro non è mai esistito, sono due estranei, lui è malato, capiamo che ha fatto scelte sbagliate. Caroline Baglioni offre un’interpretazione molto intensa, alternando la parola al gesto, accompagnata da musiche molto belle. Bello spettacolo, emotivamente coinvolgente, scritto bene riuscendo a esprimere la quotidianità evitando il luogo comune. Molti applausi da parte del pubblico.


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Quindi la terza e conclusiva parte di “Episodi di assenza 1- Scienza vs Religione (precipitevolissimevolmente)” di Quotidiana.com. Questa parte è la più incalzante, il fuoco di fila delle battute è serrato, il divertimento assicurato. E si tratta di divertimento intelligente, la scrittura è alta come i temi toccati, il confronto con la comicità di bassa lega che passa in tv sarebbe impietoso. Anche per loro meritati applausi.

Gran finale con Gli Omini, che presentano “Gran Glassè una serata di parole sudate e punk da balera”. Francesca Sarteanesi, Francesco Rotelli e Luca Zacchini ricostruiscono il mondo scalcagnato delle balere di quart’ordine e delle tv locali. Raccontano storie di persone normali, con le loro sconfitte e solitudini. I personaggi sono spesso esilaranti e le gag muovono continuamente alla risata, ma le storie, com’è nelle stile della compagnia, si fanno via via più tristi, e l’umanità narrata si fa più dolente, anche se le gag irresistibili, che i tre porgono con simpatica cadenza toscana, non mancano.

Sul palco con gli Omini una band in carne e ossa, gli Extraliscio. Sono fondati da Mirco Mariani, eminenza grigia della nuova scena romagnola, che vanta musicisti di altissimo livello come i Sacri Cuori e Giacomo Toni, e già leader di gruppi di culto come i folk Mazapegul e gli avant pop Saluti da Saturno. Dopo molte esperienze Mariani ha deciso di confrontarsi col simbolo della Romagna, il liscio, coinvolgendo due leggende come Moreno il Biondo e Mauro Ferrara, che si prestano con gran divertimento a interagire con gli attori. Molto successo da parte del pubblico che ride, applaude e balla.

Si chiude un’edizione di Terreni Creativi che ha visto una notevole partecipazione di pubblico, anche giovane, cosa rara, molti i volti mai visti nelle edizioni precedenti, molti gli addetti ai lavori. Un plauso a tutto lo staff di Kronoteatro, chi lavora nel mondo della cultura sa che tre serate di alto livello richiedono anche un anno di preparazione, e giornate piene per chi sta dietro le quinte e vede solo spizzichi di quegli spettacoli che divertono così tanto il pubblico presente, sopperendo col proprio volontariato alla cronica mancanza di fondi. Gli ingauni ringraziano Kronoteatro che tiene alto il nome di Albenga.

*Foto cortesia dell’ufficio stampa di Kronoteatro