Regione, maggioranza approva il Documento di economia e finanza regionale 2019-21

Il Consiglio regionale con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra) e 13 contrari (minoranza) oggi ha approvato la Proposta di deliberazione 87 “Documento di economia e finanza regionale 2019/20”. Il documento rappresenta il primo tassello della programmazione finanziaria e di bilancio della Regione per il triennio di riferimento: definisce gli obiettivi della manovra di bilancio regionale, ha carattere generale e rappresenta lo strumento a supporto del processo di previsione dell’Ente. Le previsioni di bilancio devono infatti essere elaborate sulla base delle linee strategiche e delle politiche contenute nel Documento di economia e finanza regionale.

I contenuti sostanziali del Documento devono essere condizionati dall’avanzamento dell’attuazione del federalismo fiscale e definiti a seguito del parere che la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica elabora sulle linee guida per la ripartizione degli obiettivi di finanza pubblica inseriti nel Documento di Economia e Finanza statale e nella sua nota di aggiornamento. In caso di mancata attuazione del Documento di economia e Finanza Statale i documenti di programmazione regionali limitano la loro portata ad un contenuto meramente programmatico e orientato a obiettivi prevalentemente non finanziari. Allo stato attuale, come già lo scorso anno, tale parere non è stato rilasciato pertanto il DEFR è stato redatto nel rispetto dei contenuti obbligatori previsti dalla legge, sulla base delle missioni e dei programmi del bilancio regionale in relazione agli obiettivi strategici dell’Ente.

Giovanni Lunardon (Pd), leggendo alcuni passi del documento, ha rilevato che le previsioni indicano un Pil che è destinato a declinare, così come la domanda interna e ha ricordato che quasi il 30% dei liguri si trova – ha detto – in una situazione di esclusione sociale. Lunardon ha domandato quali azioni l’amministrazione regionale intende compiere per invertire questo processo e ha sollecitato investimenti per la crescita della Liguria.

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Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha ritenuto prematuro esprimere un parere su questo documento in assenza del Documento di programmazione nazionale: solo quando ci saranno le linee guida del governo – ha detto – sarà possibile valutare se la giunta, nel DEF regionale, seguirà le direttive nazionali.

Gianni Pastorino (Rete a sinistra6libera MENTELiguria) ha rilevato che il Pil ligure resta basso ma ha lamentato l’assenza di altri parametri, adottati in alcuni paesi anglosassoni, che permettono di comprendere meglio lo stato reale dell’economia. Pastorino ha rilevato, fra l’altro, l’assenza di investimenti sulle infrastrutture che permetterebbero il rilancio di alcuni settori economici fra cui il turismo.