Un Censimento sui terrazzamenti in Liguria

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) ha presentato oggi in Consiglio regionale un’interrogazione in cui ha chiesto alla giunta di effettuare una ricognizione sui terrazzamenti liguri «per individuare le zone di rischio e di abbandono, computando il territorio utilizzabile per attività agrosilvopastorali, difendendo così il territorio dai rischi idrogeologici e favorendone le diverse attività». Il consigliere ha rilevato che la Liguria è il territorio nazionale che ha la maggiore presenza di aree terrazzate (pari a 40.000 km) ma che è estremamente fragile dal punto di vista geomorfologico e idrogeologico.

Secondo il censimento effettuato sulla base del progetto comunitario ALPTER – ha aggiunto –  almeno  il 30% del territorio ligure è terrazzato. Pastorino ha criticato il fatto che, nonostante questa caratteristica ligure, «Regione Liguria per mera indolenza politica, non ha saputo cogliere l’opportunità di ospitare la 3° Conferenza Internazionale sui Paesaggi Terrazzati, occasione di studio ma anche di opportunità economiche, che invece si terrà a Venezia e a Padova dal 6 al 15 ottobre prossimo».

Per la giunta ha risposto l’assessore allo sviluppo dell’entroterra Stefano Mai. L’assessore  ha ribadito che una precedente misura Comunitaria ha consentito di  recuperar e sistemare circa 270 chilometri di muretti a secco. E questo ha permesso anche di  disporre di un dato significativo per quanto riguarda la localizzazione dei terrazzamenti. È stato aperto, inoltre,  di recente un bando relativo ai muretti a secco  – ha evidenziato l’assessore – e  saranno attivate altre misure analoghe non limitate – ovviamene – ai soli muretti a secco.

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Secondo Mai, infatti, occorre innanzitutto mettere in atto  «politiche per il sostegno dei territori e delle attività agricole». A suo avviso, infatti, queste rappresentano la migliore difesa contro il dissesto idrogeologico.  L’assessore ha quindi rimarcato che si sta avviando una sorta di ricognizione insieme ai Comuni per evidenziare le peculiarità dei differenti territori. Per quanto concerne il Convegno citato da Pastorino, Mai ha sottolineato che l’iniziativa gli è stata presentata quando tutto era già stato deciso e programmato.