Musica da camera: l’Associazione Rossini propone otto concerti

Anche quest’anno l’Associazione Rossini proporrà, a partire dal prossimo 13 ottobre, una rassegna concertistica dedicata alla musica da camera, articolata in otto appuntamenti da ottobre a maggio. La XXI stagione si svolgerà in una nuova sede, nella Sala dei Cattivi Maestri (Officine Solimano – Porto Antico – Savona) ma lanuova stagione conferma le linee che hanno contraddistinto le precedenti edizioni: “attenzione agli interpreti provenienti dal nostro territorio, ampia scelta nei programmi che contengono musiche di un vasto arco di tempo, apertura senza pregiudiziali verso diversi generi e repertori”.

Il concerto inaugurale, giovedì 13 ottobre, vedrà impegnati I Solisti Laudensi, quintetto d’archi leader nell’ esecuzione del barocco trascritto dai compositori del 900 storico. In programma pagine che coprono l’intero arco settecentesco, spaziando da autori protagonisti della prima metà del secolo (Vivaldi, Telemann,) a figure come Boccherini e Mozart, rappresentanti della stagione del classicismo. Tra i brani trova posto anche la Suite in sol minore BWV 1070, lavoro che l’odierna musicologia tende ad assegnare non a Bach padre, ma al figlio Wilhelm Friedemann.

Sarà poi la volta, giovedì 27 ottobre di Martina Romano, giovane violoncellista savonese, più volte impegnata con l’Orchestra Giovanile Cherubini diretta da Riccardo Muti, che presenterà il doppio CD, prodotto dall’Associazione Rossini, contenente le sei Suite per violoncello solo di Bach. Il concerto propone, accanto alle prime due suites bachiane, l’esecuzione di due lavori del Novecento a firma rispettivamente di Gaspar Cassadó, compositore e violoncellista spagnolo, allievo a Parigi di Pablo Casals, e di Paul Hindemith, musicista sensibile al linguaggio contrappuntistico e insieme proiettato verso la cosiddetta Nuova oggettività.

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Seguirà, giovedì 17 novembre una serata dedicata al Jazz con il QUESTRIO, composto dal batterista Andrea Melani, Gabriele Evangelista, contrabbassista del quintetto “Enrico Rava tribe” e guidato al pianoforte da Riccardo Zegna, che presenterà la sua ultima incisione discografica “Five and Six”.

Chiuderanno la prima parte della stagione (giovedì 1° dicembre) i savonesi Laura Guatti, flauto, e Loris Orlando, pianoforte. Il duo si esibirà in un concerto in gran parte dedicato – con l’unica eccezione della Sonata op. 94 di Sergej Prokofiev (1944), opera fondamentale nella letteratura flautistica del Novecento – alla produzione italiana recente e recentissima, considerata la presenza, accanto a Nino Rota e Sandro Fuga, del giovane affermato compositore savonese Marco Lombardi.

Dopo una lunga pausa invernale la rassegna riprenderà giovedì 9 marzo con il duo di chitarre Dodicisuoni composto da Federico Briasco e da Alberto Montano impegnato in un’ampia rassegna di brani raccolti sotto il titolo “Dal Barocco al Sudamerica”. Appositamente arrangiate, le pagine in programma spaziano infatti dal Medioevo alla modernità latinoamericana (dallo swing manouche al repertorio latino, dai bossanova brasiliani a Paco de Lucia, fino ai Gipsy Kings, a Carlos Santana, al jazz).

Lieder Abend, come si usa dire nei paesi tedeschi, giovedì 30 marzo, con l’esecuzione integrale della schubertiana Schöne Müllerin (La bella mugnaia), una raccolta di venti Lieder su testi di Wilhelm Müller affidati alla voce del baritono tedesco Joscha Zmarzlik accompagnato al pianoforte da Guido Bottaro. L’opera, del 1823, rappresenta un momento decisivo nella produzione liederistica di Schubert in quanto per la prima volta il musicista, che aveva già al suo attivo circa 450 componimenti del genere, si confrontava non più con singole pagine poetiche, ma con un intero ciclo cui dare organizzazione e coerente sviluppo.

Giovedì 20 aprile l’Ensemble Fuggilozio composto dal duo savonese Anna Delfino, soprano e Virginio Fadda, tiorba propone, nel rispetto delle partiture originali e della prassi esecutiva dell’epoca, uno spaccato della musica “amorosa” da camera così come dovette risuonare nelle sale delle corti Seicentesche, un ambiente e un’epoca che si riconobbero perfettamente nei versi di Gabriello Chiabrera, a sua volta tra i primi ad avvertire, in poesia, la necessità di andare incontro alle esigenze del canto “a voce sola”.

Chiuderanno la rassegna giovedì 11 maggio gli archi del Quartetto Maffei, animatori e protagonisti di importanti rassegne cameristiche nella città di Verona, con un programma che riunisce tre capolavori: il Quartetto K 421 di Mozart, del 1783, la cui tonalità – re minore – lo ricollega alle atmosfere drammatiche che permeano altre grandi pagine mozartiane (una per tutte, il Requiem); il Quartetto n. 2. op. 51, in la minore, di Brahms, secondo di una coppia di lavori (entrambi del 1873) che portarono per la prima volta l’autore a confrontarsi con la formazione classica per eccellenza; il Quartetto in fa maggiore di Ravel, dedicato a Gabriel Fauré, unica prova del giovane compositore nel genere quartettistico, influenzata dall’analogo lavoro di Debussy, di dieci anni precedente, ma anche testimone esemplare di una raggiunta maturità artistica.

Inizio concerti ore 21; per costo abbonamenti e biglietti: Associazione Musicale “Rossini” – Segreteria Stagione Cameristica 334 3353592; associazione.rossini@fastwebnet.it