Chi saranno gli ospiti della prossima edizione di Ottobre De Andrè?

Albenga. Cresce l’attesa per conoscere i nomi dei partecipanti alla prossima edizione di Ottobre De Andrè: i fieui di caruggi, ideatori e organizzatori dell’evento, non scoprono ancora le loro carte e rinviano i dettagli alla conferenza stampa ufficiale che si terrà nei prossimi giorni, quando verranno resi noti i nomi di tutti gli ospiti.

Indiscrezioni lasciano, tuttavia, trapelare l’arrivo di artisti di grande livello, che hanno scritto la storia della musica italiana. Dori Ghezzi, dallo scorso anno cittadina onoraria di Albenga, sarà madrina della manifestazione, che gode del patrocinio morale della Fondazione De Andrè, mentre ad Antonio Ricci toccherà, come sempre, il ruolo di padrone di casa.

Ottobre De Andrè, che ha visto in passato la presenza di Paolo Villaggio, Alba Parietti, Vittorio De Scalzi, Dario Vergassola, Roby Facchinetti, Cristiano De Andrè, Gino Paoli, Franco Fasano, Massimo Bubola, è articolato in una serie di eventi che, in questa edizione, hanno come traccia “Storie di mare, di donne e di viandanti”. Tutti trovano collocazione all’interno delle vecchie mura di Albenga, anche per rendere un ulteriore omaggio a Fabrizio, che dalla vita dei caruggi trasse spesso ispirazione per le sue canzoni.

Advertisements

Il programma è articolato in quattro momenti, con inizio sempre alle ore 17,00 precise.

  • Sabato 1 ottobre. Museo La civiltà dell’olivo: Bocca di rosa e altre storie.
  • Domenica 9 ottobre. Teatro Ambra: Gran concerto per Don Gallo “Cantami una storia”.
  • Sabato 15 ottobre. Chiesa sconsacrata di San Lorenzo in piazza G. Rossi: Storie sacre e profane “Ma lassù mi è rimasto Dio”.
  • Domenica 22 ottobre. Teatro Ambra: Trafficanti di sogni: Storie in cantina.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero. Per i due previsti al Teatro Ambra è tuttavia possibile prenotare, presso il Caffè letterario Ai giardinetti in Piazza del popolo ad Albenga, con un’offerta che sarà interamente devoluta alla Comunità di San Benedetto al Porto di don Gallo, un posto riservato e numerato.