Il realismo magico di Sergio Giusto

di Alfredo Sgarlato – È possibile fino al 30 settembre visitare la mostra “Il realismo magico di Sergio Giusto”, presso il Museo Sommariva Civiltà dell’Olio. Sergio Giusto è nato ad Albenga, ha vissuto a lungo ad Amsterdam e poi in varie città italiane, per fare finalmente ritorno alla città natale.


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Le sue opere spiccano nel contesto dell’epoca che stiamo attraversando: mentre dominano un iper-realismo che riduce la pittura a puro gesto tecnico, o una ricerca astratta che non riesce a emanciparsi da modelli ingombranti, Giusto propone un viaggio nell’inconscio e nel mito. Infatti per le sue opere si parla di “realismo magico”, termine ideato da quella critica che non sapeva affrancarsi da Lukács per definire la grande stagione della letteratura sudamericana, da Márquez a Cortazár.

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Miti classici e miti contemporanei: nei quadri di Sergio troviamo divi di Hollywood, ballerini di tango, personaggi storici accanto a centauri, guerrieri, figure metamorfiche. La donna è personaggio centrale, spesso ibridata con parti di animale, che la rendono inquietante eppure ne aumentano il fascino.

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Non manca la raffigurazione del Capricorno, segno zodiacale dell’artista (e di chi scrive), la creatura dalla testa di stambecco e coda di pesce, che può contemplare le vette più alte e gli abissi più profondi. Molti i riferimenti alla musica in un continuo dialogo tra le arti. Città e foreste sono molto presenti, a fare da sfondo ai personaggi, che hanno comunque centralità assoluta. È interessante poi il lavoro che Sergio compie col riciclo e gli oggetti trovati, assemblandoli e dandogli nuova vita, un gesto ecologico oltre che creativo. Un artista dalla forte personalità che vi invitiamo a scoprire.

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