Liguria, difensore civico: crescono le istanze su sanità ambiente e edilizia pubblica

Palazzo Regione Liguria scritta  fp1 x00Regione Liguria. Aumentano le istanze presentate dai cittadini liguri al difensore civico nei confronti della pubblica amministrazione: in particolare crescono le richieste di intervento nei confronti del sistema sanitario, previdenziale e dell’edilizia residenziale pubblica. L’incremento è stato illustrato questa mattina da Francesco Lalla ai consiglieri della I Commissione Affari Generali Istituzionali e Bilancio ai quali il difensore civico ha presentato la relazione dell’attività svolta nel 2015.

Lalla, il cui mandato era scaduto nel gennaio scorso ma prosegue su incarico della nuova amministrazione regionale, ha esposto nei dettagli i risultati conseguiti dall’ufficio: «Anche nel 2015 abbiamo continuato ad esercitare un ruolo di ascolto e di mediazione – spiega – chiedendo alla pubblica amministrazione, quando è stato necessario, l’applicazione dell’istituto giuridico dell’autotutela. Sono in crescita sia le richieste di accesso agli atti della pubblica amministrazione sia il lavoro delle commissioni conciliative, che intervengono nei casi di malasanità».

Nel 2015, inoltre, il numero di enti convenzionati con il difensore civico regionale è passato da 90 a 109, «ma questo risultato lusinghiero – sottolinea Lalla – impone un’attenta riflessione sulla dotazione organica, che ormai da tempo esige un rafforzamento anche perché il nostro lavoro si articola su ben sette sedi distribuite su tutto il territorio ligure».

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Il difensore civico, che svolge anche le funzioni di Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, questa mattina ha invitato i consiglieri a avviare una riflessione più generale sugli istituti e le funzioni dei garanti: «Occorre affrontare e approfondire questo tema – dichiara – e stabilire se sia più opportuno avere un garante specifico per ogni tipo di diritto da tutelare, e mi riferisco ai diritti non solo dei minori, ma anche dei detenuti e dei malati, oppure prevedere una figura che tuteli più diritti. Personalmente ritengo che sarebbe utile individuare un garante specifico per i minori e attribuire alla difesa civica la tutela degli altri diritti».

La Commissione ha preso atto della relazione sull’attività svolta nel 2015, che verrà inserita all’ordine del giorno di una delle prossime sedute del Consiglio regionale, e ha accolto l’invito del difensore civico ad approfondire gli aspetti normativi e organizzativi dell’ufficio.

«Il ruolo del difensore civico è fondamentale per la comunità ligure – spiega Angelo Vaccarezza (FI), presidente della I Commissione – e Francesco Lalla, che è una personalità di altissimo livello, rappresenta un interlocutore autorevole e prezioso perché offre spunti interessanti di riflessione e propone una prospettiva che parte dai cittadini ed è, dunque, fondamentale per il nostro lavoro di amministratori». Vaccarezza ha rilevato che la Liguria è stata fra le prime regioni italiane a istituire la figura del difensore civico: «Già nella mia veste di sindaco di Loano e poi di presidente della Provincia di Savona – conclude Vaccarezza – ho sempre ribadito l’importanza di questo strumento, che è al servizio di tutti i cittadini liguri».

«Abbiamo ascoltato – commenta Raffaella Paita, capogruppo Pd in Regione Liguria – la relazione del Difensore civico Lalla, che ringraziamo per la puntualità e la dedizione al ruolo, che ci ha descritto un anno di attività, mettendo in risalto una crescita significativa del lavoro svolto dall’istituto che ha visto molte adesioni da parte dei Comuni. È evidente che i cittadini considerino sempre di più un punto di riferimento questo soggetto istituzionale per piccoli e grandi problemi che possono essere affrontati in un contatto diretto e che vanno a rinsaldare un rapporto forte tra istituzioni e cittadinanza».

«Ritengo che come è avvenuto in tante realtà italiane debba essere il Difensore civico regionale a svolgere la funzione di coordinamento di tutte le realtà territoriali, per avere un unico punto di riferimento chiaro e percepibile a tutti, ad eccezione del Garante per l’Infanzia che merita invece una competenza e un’organizzazione specifica. Per fare ciò – conclude Paita – è necessario lavorare a un rafforzamento della struttura a supporto del Difensore civico attraverso l’individuazione di altri dipendenti e funzionari e di risorse che consentano, anche territorialmente, di espandere al massimo l’attività dell’istituto e l’individuazione di sedi operative nei territori».

La relazione in sintesi — Il numero complessivo delle pratiche aperte è passato dalle 553 del 2014 alle 566 del 2015. I settori pi interessati sono stati ambiente sanità, previdenza sociale e edilizia residenziale pubblica.

Fra questi spiccano le opposizioni alle dimissioni ospedaliere da parte di famigliari di anziani malati cronici non autosufficienti, che chiedono l’inserimento in rsa su cui le asl chiedono una compartecipazione alle spese. Molte segnalazioni arrivano dagli abitanti di Genova Pegli e riguardano i rumori provenienti dall’area portuale di Pra gestita dal VTE

Sempre nel 2015 sono state presentate 28 richieste di accesso agli atti e nella maggioranza dei casi il difensore civico ha emesso un provvedimento formale con cui ha invitato l’amministrazione interessata a consentire l’accesso ai documenti. In 5 casi l’istanza è stata ritenuta irricevibile

Per quanto riguarda il Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel 2015 sono giunte 106 segnalazioni e l’ufficio ha preso in carico 37 casi, che hanno interessato la direzione scolastica regionale, le direzioni provinciali di Genova e Savona, alcuni istituti scolastici, tribunali, servizi sociali, cooperative sociali e comunità di accoglienza e terapeutiche.