Liguria, modifiche Piano casa: M5S e Pd contro la giunta Toti

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Regione Liguria. Modifiche in vista per il Piano Casa e polemica aperta in Consiglio regionale tra la maggioranza e i gruppi di minoranza M5S e Pd.

«Oggi in Commissione Ambiente abbiamo avuto la conferma di quello che abbiamo sempre detto e ripetuto sul Piano casa: una legge profondamente sbagliata che porterà una nuova colata di cemento su una regione già fortemente martoriata dalla precedente amministrazione di centrosinistra», accusa Marco De Ferrari, portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria.

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«Non basteranno tre modifiche che lo stesso assessore Scajola giudica “non rilevanti” per cambiare il giudizio politico su un decreto legge irrispettoso dell’ambiente, del territorio e delle sue perle naturali miracolosamente ancora intatte. Aspettando di entrare nel merito delle modifiche, i primi danni di questo sciagurato DDL sono già visibili nelle Proposte di legge che si intrecciano a doppio filo con il Piano Casa. Un esempio? La Pdl a firma Costa sui sottotetti. Una vera e propria aberrazione dal punto di vista urbanistico – come ha ricordato anche l’architetto Giovanni Spalla – perché viola il principio di unilateralità della tipologia architettonica e urbana in generale. In particolare nei centri storici, norme come queste rischiano di essere devastanti. Già per la prossima Commissione – conclude Marco De Ferrari – chiederemo che siano audite le principali associazioni urbanistiche del territorio nonché quelle ambientaliste per poter entrare nel merito di una proposta che rischia di trasformare i portici delle città e soprattutto dei nostri caratteristici e suggestivi borghi liguri in un vero e proprio far west, di cui a pagarne le spese sarà il turismo, l’economia sana e, come sempre, i cittadini».

Anche secondo il Partito democratico la Giunta Toti dovrà fare marcia indietro su molti punti del Piano Casa: «Dopo i rilievi fatti dal Governo – dichiarano Raffaella Paita e Giovanni Lunardon – anche la maggioranza si è finalmente accorta che, questa legge, così com’è stata presentata e approvata, presentava troppe criticità. E magari se il centrodestra ci avesse ascoltato per tempo, avrebbe evitato di fare una figuraccia a livello nazionale».

Entrando nello specifico delle critiche arrivate da Roma, a detta dei due consiglieri regionali del Pd è soprattutto sui Parchi che la Giunta dovrà correggere la legge, tenendo conto di cinque punti sollevati dall’Esecutivo:

– il primo riguarda il Parco delle Cinque Terre che per il Governo non può essere assimilato alla disciplina degli altri parchi regionali, visto che presenta norme specifiche di legge nazionale;
– per i parchi regionali, invece, quando si parla di interventi approvati tramite la variante al piano del parco, nel Piano Casa Toti-Scajola non vengono rispettate le norme nazionali. E così la Giunta dovrà correggere la norma;
– la variante al piano del parco inoltre, dice il Governo, va sottoposta a Vas, cosa che nel Piano Casa non c’era scritta e che ora bisognerà aggiungere;
– per i rifacimenti all’interno dei parchi nella legge non si faceva alcun riferimento alle norme sulle zone Natura 2000 e Sic (cioè le aree naturali protette) e anche in questo caso la Giunta è dovrà tornare sui propri passi;
– per quel che riguarda invece le demolizioni/ricostruzioni che comportano una variante agli strumenti urbanistici, il Governo ha ricordato alla Regione Liguria che le procedure di autorizzazione devono tenere conto del testo unico sui beni culturali, cosa che prima non accadeva.

«A questi cinque punti che riguardano i parchi – precisano Paita e Lunardon –, poi, si aggiunge anche una forte perplessità, espressa dall’Esecutivo, sul carattere perenne del Piano Casa, come del resto avevamo detto anche noi sin da subito. Insomma, nonostante le dichiarazioni della Giunta e della maggioranza, questa nuova legge urbanistica partorita dal duo Scajola-Toti presenta molti lati oscuri. E a dirlo, ora, non è solo l’opposizione in Consiglio regionale, ma anche il Governo. Il centrodestra dovrà fare marcia indietro su parecchi punti di questo Piano Casa, tanto che ci chiediamo per quale ragione non l’abbia modificato quando i nostri consiglieri regionali avevano sollevato le stesse perplessità in aula. È dovuto intervenire il Governo per far capire alla Giunta che questa legge non andava bene. Un’altra dimostrazione della mediocrità di questa maggioranza».