Alassio, ricorso al TAR su ordinanza migranti: “L’ordinanza resta in vigore”

Enzo Canepa 02

Alassio. L’ordinanza di tutela sanitaria (Art. 50 T.U.E.L. 267/2000) firmata dal Sindaco di Alassio nel luglio 2015, relativa al divieto di ingresso sul territorio cittadino “a migranti sprovvisti di certificato sanitario che attesti l’assenza di malattie infettive e trasmissibili” ha sup​erato la prova del ricorso al TAR. Nei mesi successivi all’emanazione del documento, alcune associazioni avevano presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Liguria. La corte si è pronunciata recentemente, dichiarando l’illegittimità da parte delle associazioni a presentare ricorso su tale ordinanza, nonché dichiarandosi non competente a trattare la materia in oggetto.

“L’ordinanza resta in vigore, e continuerà a essere applicata. Non abbiamo alcuna intenzione di tornare sui nostri passi”, afferma Enzo Canepa, Sindaco di Alassio. “Non siamo contro l’accoglienza: la nostra città ha fatto dell’ospitalità una sua bandiera. Siamo però contro l’accoglienza incontrollata e senza freni. La disposizione assunta serve a tutelare la sicurezza e la salute dei nostri cittadini e dei nostri turisti, perché è inaccettabile che gli enti locali, a cominciare da mete turistiche rinomate come la nostra, debbano farsi carico e pagare le conseguenze della mancanza di una strategia e di una risposta adeguata da parte del Governo nazionale”.

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“Manterremo questa linea, per fronteggiare l’emergenza. I nostri vigili stanno compiendo sforzi enormi, continui verbali per accattonaggio e segnalazioni alle autorità perché chi viene colto in flagrante venga rimosso dalle liste dei richiedenti asilo. Quotidianamente dobbiamo confrontarci con ingressi da parte di clandestini, questuanti, persone senza fissa dimora, spesso ospitati in immobili in altri comuni sul territorio, che però vengono ad Alassio per chiedere elemosina o fare accattonaggio. Noi non ci stiamo, e abbiamo richiesto alla Polizia Municipale e alle Forze dell’Ordine di proseguire a identificare, prendere provvedimenti e segnalare ad autorità e le istituzioni competenti tutte le presenze irregolari – anche per effettuare le dovute verifiche all’interno dei centri di accoglienza richiedenti asilo – affinché possano prendere i provvedimenti necessari per l’espulsione e l’allontanamento dal nostro territorio”, aggiunge il Sindaco di Alassio Enzo Canepa.