Primarie Elezioni regionali, commenti di FI; Melgrati: “ha vinto Paita comunista truccata”; Bagnasco: “la nostra regione merita una guida diversa”

“Il risultato delle Primarie del centro sinistra ha determinato una profonda Marco Melgrati B1 00spaccatura nel PD che potrebbe favorirci alle elezioni regionali di Primavera. Assolutamente certa infatti la presentazione di una lista della sinistra radicale da tempo in aperta critica alla linea della gestione della Giunta regionale di Burlando e soci. Questo, unito all’individuazione di un candidato di centro destra lontano dai vecchi schemi della politica, incarnati invece dalla vincitrice delle Primarie del Pd, ed espressione della società civile potrebbe essere un mix vincente per la coalizione di centro destra”. Così dichiara il Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati che commenta il risultato delle Primarie del Pd.

Continua l’esponente di Forza Italia: “la vittoria della Paita è piuttosto scontata, ma piuttosto anomala. “Sora Lella” Ha cercato di coinvolgere chiunque nelle elezioni, ci sono state irregolarità, vedi la pressante richiesta da parte dei votanti delle ricevute scritte dei due euro ( per altro non previste e quindi artigianali), questo ci fa pensare che fuori dai seggi ci fossero dei premi di chissà quale natura che ci riporta ai tempi del famoso ex sindaco di Napoli Achille Lauro. Inoltre la grande affluenza di cittadini extracomunitari, denunciata anche da Cofferati, è un fatto assolutamente anomalo considerato che tante di queste persone alle elezioni vere non hanno diritto al voto. La novità è che anche una parte importante della sinistra oggi si è accorta dell’invasione degli extracomunitari e l’ha denunciata ancorché in un occasione particolare come quella delle Primarie. Avrebbero dovuto rendersene conto prima e non favorire in maniera scandalosa, con il concetto dell’integrazione, l’immigrazione, aumentata in maniera esponenziale negli ultimi due anni, con le conseguenze che abbiamo visto tutti e il coinvolgimento delle cooperative rosse nella gestione dell’emergenza, come acclarato dalla magistratura sui fatti di Roma e non solo. Ma si sa le Primarie del PD sono sempre state taroccate”.

“Un PD che risulta dunque spaccato: senza dubbio sono emerse due anime entrambe comuniste, ma una delle due, quella che ha vinto, mascherata, imbellettata con il rossetto ed a volte con la minigonna, e che per ragioni opportunistiche ha cercato accordi in tutte le aree. Il vergognoso “mercato delle vacche”, da me già denunciato nei giorni scorsi, fatto dalla Paita e dai suoi “sodali” ha portato ad aspettative infinite ed a promesse che saranno irrealizzabili. Scandaloso poi il coinvolgimento di personaggi che fino a ieri hanno militato nel centro destra e che dal partito di Silvio Berlusconi hanno avuto posti, incarichi e prestigio. A questi personaggi diciamo con chiarezza che in Forza Italia non esistono porte girevoli”, conclude Marco Melgrati.

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Critiche in chiaro scuro anche da Roberto Bagnasco. “Le Primarie del Partito Democratico sono ormai un ricordo. Non entro nel merito dei temi, delle polemiche, degli strascichi e soprattutto delle tristezze che sono state protagoniste molto più dei programmi. Il rispetto dei competitori, per quanto lontani dalle nostre idee, deve essere alla base di quei principi di alternanza di cui tanto si parla, ma che il Paese non sembra avere ancora assimilato, forse, ed anche senza forse, per mancanze delle forze politiche soprattutto le più significative”. Così commenta l’esito delle Primarie Pd il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Bagnasco, anche coordinatore provinciale di Genova, che continua: “nessuna simpatia politica naturalmente per i candidati, da una parte la continuità con la gestione consociativa di Burlando, che danni evidenti ha portato alla nostra regione bloccata da veti incrociati, caratterizzata da un immobilismo totale sulla sanità, sulle infrastrutture, sull’ambiente e sullo smaltimento dei rifiuti, dall’altra un candidato che rivisto in versione attualizzata rappresenta un passato condannato dalla storia e già testato come amministratore a Bologna con risultati totalmente negativi. Inammissibile quindi , o forse troppo facilmente comprensibile, il correre in soccorso dei presunti vincitori da parte di esponenti di primo piano della nostra parte politica. Adesioni contro natura, usando un termine forte, ma rispondente alla realtà: il giudizio alla coscienza dei protagonisti ed in mancanza agli elettori”.

Continua l’esponente di Forza Italia: “tocca a noi, alla storia che ci appartiene di popolari, liberali e democratici fare la nostra parte senza nascondere gli errori fatti e le incapacità dimostrate. Bisogna voltar pagina nei nomi e nei contenuti, non solo una sterile ricerca di novità anagrafiche, ma di persone che abbiano già dimostrato il loro valore e le loro capacità. Un candidato presidente capace di amalgamare differenze troppo spesso solo di tipo personale. Come Coordinatore della Provincia di Genova veniamo da un risultato elettorale delle recenti comunali in cui la nostra coalizione ha vinto nei comuni più importanti, attraverso scelte vincenti dei candidati sindaco e liste forti di consiglieri. Questo deve essere lo schema da riprodurre con forza e fedelmente in Regione, dove il centro destra ora più che mai rappresenta l’unica alternativa al fallimento di una sinistra che ha relegato la nostra regione all’ultimo posto nel Nord Italia. Gronda di Ponente e Levante, smaltimento dei rifiuti, diversa integrazione pubblico-privato per la sanità, porto ed aeroporto competitivi, traforo della Fontanabuona, vere politiche per rilanciare Turismo e occupazione, rappresentano lo spartiacque su cui basare una vincente proposta politica”, conclude Roberto Bagnasco.