Albenga, è polemica su bilancio e tasse. FI e Lega accusano: “aumentano le tasse e non si tagliano le spese”; ass. Allaria replica: “la minoranza strumentalizza o non sa leggere i dati numerici”

di Fabrizio Pinna – Albenga. Ieri in Consiglio Comunale con gli 11 voti comunedella maggioranza è passata l’approvazione del Bilancio di previsione per l’esercizio 2014, Bilancio pluriennale e Relazione previsionale e programmatica 2014/2016; nei gruppi di minoranza era assente Massimiliano Nucera (Civica Ingaunia), il consigliere del M5S Francesco Di Lieto si è astenuto, mentre Lega Nord (Rosy Guarnieri, Cristina Porro) e Forza Italia (Eraldo Ciangherotti, Ginetta Perrone) hanno fatto fronte comune votando contro.


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La ragione, hanno sostenuto, un aumento della pressione fiscale sui cittadini e la scarsa incisività nell’azione amministrativa sui tagli di spesa, critiche rilanciate oggi in una velina: “l’Amministrazione Cangiano allo sbaraglio – stigmatizzano i quattro consiglieri di FI e Lega – ha aumentato il carico fiscale di 2 milioni 196 mila euro e non solo non ha tagliato le spese, ma anzi le ha aumentate di 1 milione 485 mila euro, pari al 5,1% in più. Neppure una qualche vendita di immobili del patrimonio Comunale, per cercare di fare cassa senza gravare ulteriormente sui cittadini. L’unica voce invariata resta la tassa sulla spazzatura che si assesta, grazie alla lungimiranza della precedente Amministrazione Guarnieri, sui 5 milioni di euro all’anno. Nessun lavoro pubblico in programma, se non la messa in sicurezza ed agibilità degli edifici scolastici, per i quali è arrivato il finanziamento statale, e la pulizia del fiume Centa grazie alla provincia”. Insomma, dicono, la maggioranza ha solo “firmato e sottoscritto un bilancio ‘lacrime e sangue’”, “targato Partito Democratico di Albenga e compagni” e irricevibile.

La replica arriva dall’assessore al Bilancio Paola Giovanna Allaria, la quale contesta l’appropriatezza delle cifre divulgate oggi via stampa e social network dalla minoranza e respinge le critiche al mittente: “Alla minoranza consigliare è stata data l’opportunità, in sede di conferenza dei capigruppo, di porre domande ai tecnici del comune e avere ogni delucidazione sui dati del bilancio e relative motivazioni tecniche, ma in quella sede non hanno mosso alcun rilievo. Non solo, anche durante il Consiglio comunale hanno avuto ogni possibilità di ottenere chiarimenti sui dati e nulla hanno detto. O non sono in grado di leggere i dati o le accuse mosse a mezzo stampa appaiono la solita strumentalizzazione e mistificazione della realtà”.
“Per entrare nel merito delle cifre scritte nella tabella pubblicata dalla minoranza, va detto che trattasi di dati estrapolati da un contesto più generale di oltre 40 pagine, poiché la tabella confronta dati del conto consuntivo 2013 con i dati del bilancio di previsione del 2014 che non sono comparabili. In realtà – prosegue l’assessore al bilancio Paola Allaria – abbiamo operato una spending review e tagliato spese pari a circa il 5% dei capitoli di spesa discrezionale che hanno consentito di evitare un aumento di tasse per quell’importo. Taglio di spese pari a circa 300.000 /400.000 euro”.

“La differenza delle entrate tributarie di cui parla la minoranza è dovuta al fatto che nel 2013 lo Stato centrale ha versato 2.150.000 euro per l’Imu 1° casa, non più dovute, che sono state incassate nei trasferimenti al Titolo II delle entrate. Nel 2014 si sono dovute reperire tali risorse dalla Tasi e sono state incassate al Titolo I. Si tratta di un’operazione obbligatoria che avrebbe dovuto fare qualunque amministrazione in carica – a prescindere dal colore politico – dovuta a seguito di leggi dello Stato. La filosofia con cui è stato costruito il Bilancio si richiama al principio di prudenza che tutela il pareggio di Bilancio, la cui osservanza è rilevante”, conclude l’assessore al Bilancio Paola Allaria.

“Le maggiori spese iscritte a bilancio – precisa infine l’assessore in una nota – sono dati oggettivi e non interpretabili a piacimento e sono i seguenti: Spese per Fondo di solidarietà (conteggi fatti dal Ministro) circa 400.000 euro; Aumento dell’Iva dal 21% al 22% circa 1.500.000 euro; Fondo di riserva obbligatorio (non sempre viene speso) 75.000 euro; Aumento dei contributi regionali del Distretto Socio Sanitario e relative maggiori spese 500.000 euro; Mancate compensazioni di imposte a credito (Irap- Iva) che è necessario prevedere a bilancio ma potrebbero ripresentarsi nel 2014 e quindi che non sarebbero spese, 200.000 euro; Somme destinate alla realizzazione del depuratore che non saranno spese ma accantonate, 150.000 euro”.

2 Commenti

  1. Questa minoranza è solo capace di vantare il loro passato di amministratori che hanno lasciato una città in uno stato semplicemente pietoso
    Alcuni esempi ?
    il Centa ridotto ad una vera foresta – marciapiedi completamente dissestati – strade prive totalmente di segnaletica – il sevizio spazzatura da terzo mondo – l’alberatura dei viali che supera le abitazioni e ostruisce l’illuminazione – il depuratore – la ristrutturazione del’ ex Ariston e del sito della vecchia ortofrutticola – e potrei continiare… ma per favore fate proposte serie e non polemiche da condominio

  2. C’è da chiedersi cosa stanno facendo i grillini ingauni con tutte queste astensioni su temi così importanti come le tasse locali…
    Invece di fare fronte comune con la minoranza, contro questa maggioranza di piddini appassionati di tasse e imposte patrimoniali sulla casa… si astengono???!!!??? Decisamente negativo il bilancio di questo gruppo che stà mancando ogni occasione insieme alla minoranza per fare le pulci a questa amministrazione di tassatori incalliti.
    Questo è il mandato che i vostri elettori vi hanno dato?

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