M5S: mozione in difesa dell’assetto ospedaliero savonese e del DEA Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure

Da parte del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Pietra Ligure, una camice bianco stetoscopio xG00mozione per la difesa dell’assetto ospedaliero savonese e del DEA Ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. «La mozione sull’assetto ospedaliero e sul DEA – spiegano i pentastellati in una nota – è stata ripresentata all’esame del consiglio comunale, essendo finita nella precedente adunanza -insieme a quella della richiesta di non applicazione della TASI- in coda all’OdG. Non è un segreto che il nostro gruppo ne ha già anticipato ​il testo con raccomandata ​a tutti i capigruppo del consiglio regionale affinché venga condivisa e trasformata in un atteso OdG dei lavori del Consiglio, e con un estremo atto tangibile di collaborazione volta a confermare ciò che da tempo viene sostenuto da questa amministrazione e da quelle dell’era De Vincenzi».
«Consci del ruolo esclusivo della Regione Liguria nella pianificazione ospedaliera, riteniamo che la spinta propositiva dell’amministrazione comunale, tesa alla tutela dell’ospedale, sia comunque determinante per la causa. Vista l’importanza di questa tematica vogliamo offrire al Sindaco e alla giunta la possibilità di poter mettere nero su bianco il loro impegno per la tutela della centralità del DEA pietrese nella rete ospedaliera savonese approvando una mozione che per la chiarezza dei suoi proponimenti non potrà essere oggetto di alcuna strumentalizzazione.​​ Se saprà far prevalere l’interesse collettivo, il Sindaco non potrà che far fruttare gli indirizzi in essa contenuti».
«La nostra mozione – prosegue l’M5S – in primis si prefigge di far confermare e consolidare l’attuale assetto ospedaliero savonese, organizzato in quattro ospedali, quindi di approvare e confermare la centralità dell’HUB/DEA pietrese, ripristinando la funzionalità tipica della propria classificazione, cioè re-integrandolo delle specialità le quali, in maniera anomala e in antitesi con la normativa specifica di classificazione (compresa quella di recente approvata nel Patto della salute), sono state dislocate nell’ospedale di Savona dopo presunte operazioni di accorpamento e conseguenti soppressioni dall’ospedale unico del ponente di Pietra Ligure-Albenga. Inoltre, al fine di poter arrivare ad una definizione del protocollo di intesa ora arenatosi, teso alla realizzazione del monoblocco, viene chiesto di riconfigurare tale iter assegnando correttamente l’egida della ratifica di tale protocollo di intesa alla legittima potestà regionale, individuata nella Commissione Sanità, essendo il DEA un elemento cardine a importanza sovra-provinciale nella rete delle emergenze».
«Se è vero che la quasi totalità delle forze politiche, PD compreso, si è dichiarata apertamente a difesa dell’attuale assetto ospedaliero organizzato su quattro ospedali, si prospetta un’occasione unica di condividere la traccia che questa mozione offre a coloro i quali, non avendo gradito gradito le esternazioni estive di un ospedale unico a Savona, passando attraverso l’azzeramento della rete ospedaliera provinciale, hanno manifestato apertamente il loro aspro dissenso, compresa la quasi totalità degli esponenti dello stesso Partito Democratico. Anche il Sindaco di Pietra Ligure ha esternato in tal senso e si è posto a difesa del DEA e dell’attuale organizzazione della rete ospedaliera. Non osiamo infatti neppure immaginare che la cittadinanza possa essere gabbata con la promessa di un ospedaletto Santa Corona nuovo, realizzato in cambio della perdita della classificazione si secondo livello, e siamo certi che il Sindaco non avvallerebbe mai una simile “svendita” o “trattativa” che mira al declassamento e trasferimento della classificazione di DEA a beneficio dell’ospedale di Savona».,
«Nel malaugurato caso non venisse approvata non avremo più difficoltà a credere che al futuro della sanità pubblica vengano anteposte logiche partitiche di bottega e il tradimento verso i cittadini sarà di una tale gravità che la risonanza di un simile gesto condizionerà tutto il mandato di chi si assumerà una simile responsabilità. In quel caso, i nomi dei consiglieri che voteranno contrario saranno divulgati con ogni mezzo e a nulla varranno le solite pseudo-giustificazioni retoriche​​. In un paradossale simile caso di manleva di responsabilità, non approvando la mozione, qualcuno dovrà accollarsi davanti alla cittadinanza la responsabilità politica che gli competerà, oltre a dover smentire che contano di più le logiche partitiche e di assetto interno alla “ditta”, piuttosto che strategie preparatorie alle elezioni regionali del 2015, rispetto alla sanità pubblica e quindi al bene collettivo. I sospetti del piano in atto di indebolimento con azioni seriali e continuate nel tempo, trovano indizi nelle attuali gravi anomalie del corredo specialistico funzionale del DEA, a tutt’oggi ancora con l’emodinamica a servizio H12 mentre quella di Savona, in un ospedale di livello inferiore stranamente permane ad H24, con il complesso di specialità testa-collo incomplete, essendo le sedi di otorino-laringoiatria dislocate anch’esse a Savona, e molto altro in totale inosservanza della normativa specifica che per questo tipo di ospedali dispone precisi requisiti».
«A fronte di questi indebiti arricchimenti di specialità e del consolidamento delle anomalie riguardo al corredo specialistico rispetto alla sua classificazione, ci si chiede cosa sia diventato a tutt’oggi il San Paolo di Savona…sulla carta di livello inferiore e dipendente dal DEA pietrese ma in realtà dotato di specialità non proprie della classificazione e quindi specialisticamente superiore​, concretizzando una grave anomalia nella rete ospedaliera. Per portare a termine un simile piano, laddove sia mai ​stato realmente ​pianificat​o un simile disdicevole proponimento​, si può far finta di niente, sperando che la gente non se ne accorga, sottraendo specialità o non reintegrandole un po​co alla volta fino a quando una specialità funzionale alla classificazione ​ di 2° livello ​Verrebbe “casualmente” perduta (sottratta o soppressa), decretando il declassamento. Ma nulla può avvenire per caso: chi vuole il futuro del DEA di ​Santa​ Corona e la sua centralità nella rete ospedaliera non può accontentarsi di compromessi e neppure sperare che vangano accettati dalla gente improbabili “contentini” frutto di accordi che avrebbero il risultato soltanto di offendere l’intelligenza degli elettori», conclude la nota del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle di Pietra Ligure.

2 Commenti

  1. Senza una azione comune tra Albenga e Santa Corona di tutte le forze vitali che si oppongono a questa palude sarà ben difficile ottenere risultati concreti e duraturi.

    Come sta andando e, sopratutto, dove sta andando Albenga dovrebbe essere un sinistro monito per il futuro della sanità pubblica.

    Del resto Divide et impera non se lo sono inventato ieri.

    Lo strano è che tanti ci caschino ancora come allocchi ai giorni nostri.

  2. Una farsa, pericolosa e molto politica, quella andata in scena l’altra sera.
    Sono andato anche per conto di molti altri colleghi di Santa Corona e ho assistito a una commedia dove orgoglio e pretenziosità hanno portato a respingere incredibilmente una mozione che in sostanza avrebbe potuto mettere al siucuro il futuro del Santa Corona, specialmente oggi che siamo in campagna elettorale e i politicanti sono ben disposti a concedere promesse.
    In sostanza, ai dubbi (fondati) dei grillini sono stati opposti argomenti inconsistenti e pure errati. Per esempio sventagliando quel protocollo di intesa mai firmato che lo stesso De Vincenzi (che il Podestà continua a dire di essere il suo punto di riferimento e di esempio) a lugliio dichiarò di essere non abbastanza tutelante per il futuro dell’ospedale. …Senza trascurare la ridicola affermazione delle presunte sicurezza contenute nel patto per la salute… che invece mette realmente in pericolo la sopravvivenza del DEA visto che i numeri di abitanti necessari per poter dispoirre di un tale ospedale sono troppo alti e quindi potenzialmente potrebbe accadere che alla liguria possa spettare solo un HUB ..e non quello di Pietra Ligure…salvo una foprtunosa deroga che il Patto potrebbe prevedere.
    Insomma, un occasione persa per motivi che non hanno niente a che fare con la sanità.

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