Dalla Provincia di Savona un progetto per il recupero dei residui di petrolio della Haven

La Provincia di Savona sottoporrà alla Regione un progetto per il recupero mare orizzonte G00dei residui di petrolio della petroliera Haven affondata nel 1991. Un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord e votato all’unanimità, ha riportato l’attenzione sulle conseguenze ancora tangibili legate al disastro della Haven, la petroliera cipriota che affondò nel golfo di Genova nell’aprile del 1991 provocando la morte di cinque membri dell’equipaggio e causando la perdita di migliaia di tonnellate di petrolio. Durante le operazioni di bilanciamento del carico si scatenò un incendio che si protrasse per ben tre giorni al largo Genova Voltri. Densissime colonne di fumo nero si levarono dalla nave per centinaia di metri d’altezza, mentre decine di migliaia di tonnellate di greggio fuoriuscirono  dallo scafo dilaniato dalle esplosioni, e si riversano in mare, interessando un tratto di costa di venti chilometri.

Il 12 aprile, giorno successivo all’incidente, mentre la petroliera veniva trainata da un  rimorchiatore per essere avvicinata a riva, si spaccò ed un troncone di prua  lungo 100 m e contenente 3 cisterne sprofondò  a 460 m di profondità, mentre il giorno successivo, mentre la nave era ancora in fiamme, il petrolio raggiunse le spiagge.

Il 14 aprile, in seguito ad una serie di esplosioni, la Haven affondò completamente ad un miglio e mezzo dal porto di Arenzano e si posò sul fondo alla profondità di 80 metri.

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La superpetroliera costruita nel 1973, capace di trasportare più di 250.000 tonnellate di greggio, fu così la protagonista del più grave incidente ambientale mai verificatosi nel Mar Mediterraneo con  stimate 140.000 tonnellate di idrocarburi rilasciate nell’ambiente.

Pare che le conseguenze di questo disastro ambientale, dopo ben 23 anni non si siano ancora del tutto esaurite. Non è ben chiaro se ancora oggi fuoriescano dal relitto  idrocarburi  ma è certo che su una vasta area di fondale, si trovino numerose deposizioni di catrame. Ad oggi costantemente i pescherecci che pescano nella nostra Provincia, tirando in barca le loro reti, trovano blocchi di petrolio addensato.

Il capogruppo Mai ha quindi chiesto quindi alla Giunta Provinciale di mettere a punto, insieme alla Regione, un progetto con lo scopo di sensibilizzare i pescatori sul tema, dotarli di contenitori appositi per il trasporto dei rifiuti ripescati ed agevolarli nella fase di smaltimento una volta rientrati in porto.