Agricoltura, Pellerano: “Indispensabile la salvaguardia dei boschi liguri”

«Abbiamo ritenuto indispensabile porre l’accento sulla tutela del Lorenzo Pelleranopatrimonio boschivo e sull’incentivazione dell’economia legata alla silvicoltura perché dalla cura dei nostri boschi dipende il futuro assetto idrogeologico della nostra regione» ha detto Lorenzo Pellerano, consigliere regionale della Lista Biasotti, questa mattina, illustrando gli emendamenti presentati dal gruppo al d.d.l. n.270 “Norme per il rilancio dell’agricoltura e della selvicoltura, per la salvaguardia del territorio rurale ed istituzione della banca regionale della terra”.


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«Siamo soddisfatti per l’approvazione di questa legge che costituisce un buon passo avanti per la valorizzazione e il rilancio dell’economia agricola e quindi anche per la tutela del nostro fragile territorio – commenta Pellerano – Accogliamo positivamente l’approvazione del nostro emendamento che innalza a 20 anni il vincolo di destinazione agropastorale dei terreni che oggi sono boscati, e in quanto tali inedificabili, e verranno recuperati all’uso agricolo. Il fine della legge è quello di recuperare il bosco incolto e conservare il territorio per prevenire gli effetti delle alluvioni ed il dissesto idrogeologico, non l’aumento della superficie edificabile. Avremmo voluto che la legge prevedesse garanzie ancora maggiori in tal senso, ma non è stato possibile per la contrarietà della maggioranza di centro-sinistra».

«Abbiamo visto, purtroppo, in questi anni, cosa produca l’abbandono dei boschi: è vivo il ricordo dell’alluvione nello spezzino e sono ancora davanti ai nostri occhi le tonnellate di legname trascinate dalla furia delle acque del Magra e del Vara: tronchi di alberi trascinati dai pendii fin nelle fondamenta dei palazzi. Tecnici, geologi ed esperti hanno appurato che la drammaticità di quell’evento alluvionale si sarebbe potuto quanto meno limitare, se non evitare, se i nostri boschi fossero stati meglio curati».

«Ricordo che la nostra è la regione più boscosa d’Italia, con il 70% del proprio territorio ricoperto da foreste che svolgono un ruolo fondamentale di presidio idrogeologico e un patrimonio paesaggistico prezioso. Tanti alberi quindi, ma per quasi il 20% morti e che non riescono a svolgere più la loro naturale funzione di tenuta del terreno e più facilmente esposti al rischio di incendi nella stagione calda».

«Per dare nuova vita ai nostri boschi è importante l’individuazione e la valorizzazione di linee di prodotto e di coltura che rispettino il territorio e, allo stesso tempo, costituiscano una valida opportunità di occupazione per tutti quei giovani che vogliano fare “ritorno alla terra” per trovare un lavoro. Pensiamo, per esempio, che sia necessario individuare prodotti della filiera agroalimentare ligure appetibili anche all’estero che possano essere promossi, incentivati magari con finanziamenti comunitari, trasformandosi così – conclude Pellerano – in un’opportunità concreta di valorizzazione del nostro entroterra e di turismo rispettoso dell’ambiente».