Comi: “In Liguria disoccupato un giovane su tre, ma in Europa ci sono 3 milioni di posti vacanti”

“A marzo il governo intende varare il Jobs Act e vedremo che cosa darà in Lara Comi Loanotermini di contrasto alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile che in Liguria è oltre il 30%. Il 2014 è anche l’anno in cui entrerà in funzione la Youth guarantee, che intende assicurare a tutti i giovani under 25 un’offerta di lavoro o di formazione entro 4 mesi dalla fine degli studi o dall’inizio della disoccupazione. Con la perdurante crisi, un’esperienza formativa fuori dall’Italia è comunque una scelta da non sottovalutare, visto che spesso comporta la possibilità di ritornarci con maggiori chance di trovare un impiego. Oggi ci sono 3 milioni di posti di lavoro ancora vacanti nell’Unione Europea perché non si trovano figure adeguate. Da qui al 2020, stima la Commissione Ue, gli ambiti che presentano potenzialmente maggiori prospettive occupazionali per il futuro sono la green economy, la sanità e i nuovi settori legati alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.

Lo ha affermato l’europarlamentare di Forza Italia, Lara Comi, che venerdì a Genova ha tenuto un incontro formativo rivolto ai giovani per spiegare le opportunità di occupazione che offre l’Europa. All’incontro, presso lo Spazio Incontri della Regione Liguria, erano presenti Fabio Padovan e Nicoletta Lanza, coach e trainer di Formenergy. Quella di Genova è la quinta tappa del tour “La politica al lavoro per il lavoro dei giovani” dopo gli incontri di Milano, Torino e Brescia. Il progetto è il primo esperimento di un deputato europeo che con esperti di settore ha promosso un viaggio nelle Regioni Piemonte, Lombardia, e Liguria per spiegare ai giovani come promuovere se stessi e cogliere le opportunità di lavoro che offre l’Unione Europea.

“Le varie istituzioni europee, – ha sottolineato Comi – , Parlamento, Commissione, Bei, Bce, Mediatore europeo, Corte di Giustizia, Comitato delle regioni, solo per citarne alcune, offrono spesso stage e tirocini che possono diventare un’occasione di ingresso nel mondo del lavoro. Bisogna saper cogliere le opportunità che l’Ue offre nella direzione di una maggiore mobilità di studio e lavoro. Uno strumento molto utile è, per esempio, Eures, il portale europeo della mobilità professionale (https://ec.europa.eu/eures/home.jsp?lang=it). Inserendo la propria candidatura si possono conoscere le offerte di occupazione da 32 Paesi europei, che attualmente sono circa 2 milioni, con 32 mila datori di lavoro registrati. In termini di formazione all’estero e di possibilità dunque di apprendere e perfezionare una lingua straniera, va data attenzione al nuovo ‘Erasmus per tutti’ 2014-2020 (http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm ) che grazie a un budget di 15 miliardi di euro, aumentato del 40% rispetto al precedente stanziamento, è destinato a coinvolgere 4 milioni di giovani. Il programma prevede anche borse di studio e un nuovo sistema di prestiti agevolati per gli studenti universitari che intendono realizzare un master di uno o due anni fuori dall’Italia”.

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