Mentre i numerosi Campionati Invernali organizzati lungo la penisola si avviano verso la conclusione, il movimento italiano della vela d’altura si prepara per un’altra ricca stagione di regate, che avrà il suo clou nel Campionato Italiano Assoluto in programma alla Marina di Loano tra il 9 e il 13 luglio con organizzazione dello YC Marina di Loano. Un calendario fitto, tra regate d’altura a rating tra le boe (ORCi e IRC), minialtura e offshore, che prenderà il via ufficialmente a metà marzo da Alassio, con la classica Settimana Velica Internazionale organizzata dal Circolo Nautico Al Mare, una delle manifestazioni valide come selezione per il Campionato Italiano.
Confermata inoltre anche per il 2014 la formula del Campionato Italiano Offshore, un circuito che riunisce le principali regate d’altura della stagione e che assegna gli ambiti titoli Italiani (assoluto e di classe) sulla base dei quattro migliori risultati ottenuti nelle regate inserite nel circuito. Una formula che in questi ultimi anni ha richiamato un gran numero di appassionati verso le prove di grande altura, i cui numeri sono in forte crescita, a dispetto di un momento non proprio felice dell’economia nazionale.
«Siamo molto soddisfatti dell’andamento del Campionato e vogliamo proseguire su questa strada», spiega Fabrizio Gagliardi, Consigliere della Federazione Italiana Vela con delega alla vela d’altura «Nella prima edizione, datata 2011, c’erano 195 barche classificate, quest’anno abbiamo superato le 350 e la crescita quindi è evidente. I motivi sono diversi: in primis, le regate lunghe hanno dei costi inferiori rispetto a un evento sulle boe, poi, sempre rispetto ai bastoni, le barche più datate risentono meno dello svantaggio dell’età e se ben portate possono ambire alla vittoria. Infine, il traino principale è l’aspetto dell’avventura, del vivere il mare, il gusto di tornare a navigare nel vero senso del termine. Quest’anno», prosegue Gagliardi, «abbiamo confermato le manifestazioni di successo, introdotto qualche tappa nuova, togliendo il vincolo di una regata per Zona, e congelato momentaneamente quelle che in passato non avevano dato i risultati sperati. A grande richiesta, invece, abbiamo inserito nel circuito anche le classifiche “per 2”, ma il titolo, è bene sottolinearlo, resta unico». Le stesse barche, infatti, potranno partecipare con equipaggio completo o ridotto ai vari eventi nell’arco della stagione e concorrere all’assegnazione del titolo, perché il sistema di compenso adottato, l’OSN dell’ORC, prevede già nel calcolo del rating della barca l’attribuzione di un coefficiente diverso se la stessa è portata in equipaggio completo o ridotto.
«Per quanto riguarda le selezioni per il Campionato Italiano Assoluto che quest’anno si svolgerà presso la Marina di Loano a metà luglio», aggiunge Gagliardi, «è diminuito il numero degli eventi ed è stata introdotta qualche regata nuova, vedi il Trofeo Porti Imperiali di Fiumicino, partendo da una flotta locale consistente: è fondamentale coinvolgere nuovi armatori e offrire location certe per l’organizzazione di regate, oltre a regole sicure. Un discorso che riguarda anche la questione della classificazione degli atleti, in cui è stato rivisto il limite dell’handicap imbarcabile, quindi degli atleti professionisti che si possono avere a bordo. Questo perché sta continuando il lavoro certosino che facciamo ormai da qualche anno, ovvero censire tutti gli equipaggi che si piazzano entro una certa percentuale di classifica. Rispetto al sistema ISAF, che discrimina l’atleta per la sua professione, aspetti che non sempre sono certificabili, il nostro è un sistema basato sul merito, cioè sui risultati ottenuti in acqua. Avendo chiaramente un database che si alimenta ormai da diverse stagioni, è chiaro che ogni anno bisogna aggiungere qualche piccolo correttivo e innalzare un po’ i limiti imbarcabili. Una questione che ovviamente vale per chi corre in Crociera-Regata, mentre chi corre in Classe Regata non ha questi vincoli e può imbarcare chiunque».