Semplificazione, Grasso (Confartigianato Liguria): “Bene la trasparenza e la comunicazione: ora necessario procedere rapidamente”

«Il cammino iniziato dalla Regione verso la semplificazione ha già Giancarlo Grasso 02traguardato tappe significative, ma è indubbio che sia ancora molta la strada da percorrere per liberare le imprese, specie quelle di piccole e piccolissime dimensioni, dal cappio della burocrazia». Questo il commento di Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria, in merito all’approvazione in consiglio regionale delle due risoluzioni sulla semplificazione amministrativa (RIS 8 Agenda normativa 2013/2014e RIS 9 Programma 2013 – 2014 delle strategie e degli interventi di semplificazione) .


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«Attraverso il blog previsto dall’Agenda normativa – dice Grasso – le imprese e le associazioni di categoria avranno a disposizione un ulteriore canale veloce e immediato di comunicazione con l’ente regionale che riteniamo possa costituire un efficace strumento per l’ascolto delle realtà presenti sul nostro territorio». Secondo l’Ufficio studi di Confartigianato, le imprese italiane bruciano ogni anno quasi 31 miliardi di euro in burocrazia. Per la precisione 30,98 miliardi l’anno a carico delle aziende che equivalgono a 2 punti di Pil e che, su ciascuna azienda, pesa per 7.091 euro. Il peso della burocrazia confina l’Italia al 73° posto, tra i 185 Paesi del mondo, nella classifica internazionale sulla facilità di fare impresa.

«Negli ultimi anni – commenta Grasso – abbiamo intrapreso un fattivo percorso di stretto dialogo con l’ente regionale nell’ottica di sottoporre i principali interventi attuabili finalizzati alla semplificazione a impatto zero sulle casse regionali e con un evidente risvolto positivo sulla vita e sull’attività delle imprese. Molte delle nostre proposte sono state già recepite o fanno parte del programma regionale 2013-2014 per la semplificazione».

«Un ottimo risultato raggiunto – continua Grasso – è stata ad esempio l’abolizione, a partire dal 1° gennaio 2012, della tassa regionale per l’iscrizione all’albo delle imprese artigiane, che aveva impatto burocratico ed economico a carico delle imprese». Giudizio positivo per Grasso anche sull’avvio, per ora solo in fase sperimentale e limitatamente alla materia ambientale, di pratiche di autocontrollo da parte delle imprese. «La realizzazione di un nostro “progetto pilota” che ha coinvolto le carrozzerie liguri – conclude Grasso – dovrebbe costituire solo il punto di partenza di un processo, che auspichiamo si concretizzi in tempi brevi in tutti i settori economici, affermando una logica preventiva anziché repressiva nei confronti delle imprese».