Liguria Piaggio Aero, presidente Burlando: “Piano non condivisibile”

“Il momento di difficoltà di Piaggio è obbiettivo ma a fronte di questo però c’è un dato del piano proposto dall’azienda sul numero di esternalizzazioni e sugli esuberi sia su Finale Ligure sia su Genova – ma soprattutto su Genova – che ha un’incidenza non accettabile e diciamo inaspettata”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando in occasione della seduta di Giunta di oggi e della conferenza stampa che è seguita, facendo il punto sulla situazione di Piaggio Aero Industries.

“Grazie all’aumento di capitale che hanno sottoscritto i soci dell’azienda, si è potuta confermare la realizzazione del nuovo stabilimento di Villanova d’Albenga, dopo che la crisi immobiliare ha fermato le risorse ricavabili dal progetto di valorizzazione di Finale Ligure”, ha continuato Burlando. “La decisione di aumentare il capitale e di tenere l’impianto di Villanova sembrerebbe scongiurare l’ipotesi peggiore, quella cioè che i capitali stranieri arabo-indiani della società possano preludere al fatto che il ciclo produttivo sia portato via. Bisogna quindi stare attenti a evitare di perdere tutto ma bisogna stare attenti anche a evitare che per non perdere tutto si perda tanto”.

“Affrontiamo questa nuova crisi industriale con lo schema di ragionamento utilizzato per Fincantieri: l’insieme delle forze istituzionali – Regione, Provincia, Comune, rappresentanti dei lavoratori e sindacato – si confronteranno tra loro e con l’azienda, in un percorso che sarà molto complicato e che andrà fatto con molta decisione ma anche con molta attenzione”. “Teniamo questo filo che permetta di concludere l’operazione di Villanova. Partiamo cioè da un dato certo per poi costruirci attorno”, ha ribadito Burlando. “Piaggio rappresenta un pezzo di quella competitività del Paese non trascurabile e per questo il livello di coinvolgimento sul problema dovrà riguardare necessariamente anche il Governo, come già messo in evidenza dal sindaco Doria”.

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“Esternalizzazioni, esuberi e la riduzione dello stabilimento di Sestri Ponente a sito di sola manutenzione sono i nodi da chiarire. È evidente infatti che questo piano non si possa reggere e condividere anche a fronte di una chiara contrazione del mercato. Bisogna trovare soluzioni che non compromettano completamente l’investimento ma che cambino decisamente indirizzo”, ha concluso Burlando.

Martedì 14 gennaio alle 14 ci sarà il primo incontro tra istituzioni, lavoratori e sindacato in Regione Liguria.