Loano, “Racconti d’inverno”… con musica e danze

di Alfredo Sgarlato – Da due anni il Premio Città di Loano per la Musica Tradizionale ha ideato una puntata natalizia intitolata “Racconti d’inverno”. Quest’anno la manifestazione, organizzata da La Compagnia dei Curiosi in collaborazione con la Scuola Civica Attimo Danza diretta da Lorella Brondo e l’associazione Bala in riva au ma ha raddoppiato gli incontri, offrendo due giornate all’insegna della musica e della danza da tutta Europa. Protagonista della giornata di sabato Anna Cinzia Villani, cantante, percussionista e insegnante di pizzica pizzica, che dopo aver tenuto uno stage dove ha insegnato i rudimenti della danza tradizionale salentina, ha presentato il nuovo disco “Fimmana mare e focu”.

Ad aprire il concerto, svoltosi al chiuso per colpa della pioggia ma fortunatamente molto frequentato da appassionati danzatori e ascoltatori, gli Stygiens, valido quartetto piemontese che esegue brani strumentali occitani francesi e bretoni. Il gruppo arrangia i temi con ottimi impasti strumentali, scegliendo melodie molto belle, per cui i quattro musicisti, Simone e Nicolò Bottasso, rispettivamente a organetto e violino e tromba, Paolo Dall’Ara alle cornamuse, flauti e fiati e Francesco Motta alla chitarra, piacciono anche a chi non danza ma vuole solo essere catturato da melodie che fanno sognare.

Quindi Anna Cinzia Villani con la Macuran Orchestra: Annamaria Bagorda (organetto diatonico), Attilio Turrisi (chitarra classica e battente), Roberto Chiga (tamburi e percussioni. Il loro nuovo disco è stato considerato dalla critica come uno tra i migliori dell’anno nel campo delle musiche tradizionali, e l’esibizione dal vivo non fa che confermare il valore dell’ensemble: la Villani ha una voce dall’estensione straordinaria e un carisma unico, e i tre accompagnatori sono musicisti brillanti Aprono con un brano per sole voce e percussioni che crea un’atmosfera tribale che scatena il pubblico nelle danze, per proseguire con pizziche, ballate e stornelli scelti tra quelli incentrati sul ruolo della donna. I coraggiosi che hanno sfidato la pioggia sono stati premiati dalla bravura delle due formazioni e dalla magia della musica suonata.

La domenica, rallegrata dal sole, è aperta dall’esibizione di Rossella Cicero accompagnata dalla formazione Encuentro Mediterraneo, già protagonisti nel primo pomeriggio di un secondo affollato e apprezzato stage di avvicinamento alla danza: stavolta il pubblico scopre le Sevillanas, danza tipica spagnola. La bella giornata fa sì che la piazza sia strapiena, e il pubblico è rapito dalla grazia delle ballerine, accompagnate solo da chitarra e voce, come da tradizione ispanica. Gran finale con la Grande Orchestra Occitana composta dagli allievi della scuola di Sergio Berardo dei Lou Dalfin, la più divertente tra le band italiane che fondono musica tradizionale e modernità rock. Sul palco sessantuno musicisti, con strumenti tradizionali, ghironde, organetti, cornamuse, flauti, e moderni, arpa, violini, basso e batteria, suonata dal versatile Ricky Serra. La voce potente di Berardo, che ricorda un po’ quella di Guccini, a dirigere l’orchestra, che esegue temi tradizionali occitani e le molte danze che si ballano in quelle regioni, gighe, curente, mazurche, scottish, rigodon, e l’immancabile circolo circassiano che i ballerini, accorsi a centinaia, ballano intorno all’albero di Natale.

Due ore di grande divertimento e passione. Come sempre, il tutto sarebbe stato impossibile senza il lavoro di Alessandro Mazzitelli al mixer. Tra pubblico, musicisti e organizzatori si è creata una grande alchimia, e chissà che i racconti d’inverno non abbiamo in futuro molti altri capitoli, anche in altre stagioni.