Liguria, Toti e Viale a ministro Grillo: “persistente penuria di cannabis crea disagio per pazienti”

Savona / Genova. “La persistente penuria di cannabis sta determinando nella nostra Regione disagio nei pazienti. La sufficiente disponibilità del prodotto rappresenta un elemento fondamentale: per questo si richiede un suo sollecito e autorevole intervento”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Sonia Viale in una lettera inviata oggi al ministro della Salute Giulia Grillo. Nella lettera Toti e Viale ricordano che la Liguria è stata “tra le prime Regioni a promulgare provvedimenti per favorire l’accesso a tale prodotto e ha attivato un percorso finalizzato a promuovere l’uso garantendo appropriatezza prescrittiva qualità del prodotto e appropriatezza erogativa”.

In particolare il presidente della Giunta e l’assessore alla Sanità ricordano che “per quanto riguarda la prescrizione, sono state definite puntuali e precise Linee guida regionali” e “per assicurare la massima appropriatezza prescrittiva e una efficiente presa in carico, è stato stabilito che la prescrizione, completamente a carico del servizio sanitario regionale, fosse affidata agli specialisti competenti: terapisti del dolore e palliativisti. Questo significa che queste terapie non hanno alcun costo a carico dei pazienti”, aggiungono. Nella lettera Toti e Viale ricordano anche che “Regione ha redatto standard tecnici per l’allestimento della preparazione galenica magistrale, attraverso un gruppo di lavoro istituito ad hoc (rappresentanti dell’Ordine dei farmacisti dell’Università di Genova, presidente dell’Ordine dei farmacisti e rappresentanti delle società scientifiche dei farmacisti Sifo e Sifap), ed è stato assegnato alla rete delle farmacie ospedaliere l’allestimento centralizzato, attivando politiche per passare dalla preparazione delle cartine alla preparazione dell’olio che, oltre a garantire una migliore resa del prodotto, assicura anche una maggiore appropriatezza del dosaggio di principi attivi”. Toti e Viale concludono sottolineando la necessità di “evitare situazioni quali la carenza di prodotto che possono vanificare le attività svolte”.

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