Enpa contro l’uso di uccelli rapaci nelle manifestazioni turistiche a sfondo storico, sagre e feste religiose

Savona / Albenga. Preoccupazione della Protezione Animali savonese per le manifestazioni turistiche a sfondo storico, le sagre e le feste religiose che in diversi comuni vengono effettuate soprattutto, ma non solo, in estate ed in cui vengono esibiti uccelli rapaci, costretti – dice l’Enpa – “a una forma di prigionia, più o meno dorata”: «Si tratta di animali, privati della loro fierezza, costretti a stare legati su trespoli di legno e circondati da numerose persone che li osservano incuriosite, in un contesto non certo consono alla loro natura; è possibile che i conduttori che li accudiscono e li espongono abbiano con loro un buon rapporto e li trattino bene ma è pur sempre una forma di prigionia, più o meno dorata, per animali che la natura ha creato per essere e volare liberi nello spazio ed assolvere importanti funzioni nell’ambiente e non sulle piazze dei paesi».

«Anche il messaggio che questi spettacoli veicolano – prosegue la nota dell’Enpa – è contraddittorio: oltre agli indifferenti o semplicemente curiosi, molti spettatori hanno pietà di questi animali e pensano che debbano essere riabilitati e rimessi in libertà, altri invece sono affascinati dal loro possibile utilizzo nella caccia, con la tentazione verso ad attività illecite come il furto dei nidiacei dai nidi per l’addestramento e l’impiego nella falconeria più o meno lecita. Enpa invita quindi gli enti organizzatori a non accettare la partecipazione di gruppi che espongono animali selvatici vivi; o quantomeno a controllare che si tratti di soggetti palesemente mutilati da cause accidentali e divenuti inabili alla vita libera; e che lo spettacolo abbia scopi esclusivamente didattici e finalizzati alla corretta conoscenza ed al rispetto degli animali liberi ed in cui vengano evidenziate le norme di legge in vigore.»