Salvaguardia del santuario dei Cetacei e divieto plastica monouso negli stabilimenti balneari

Tursipione nuota davanti al litorale di Finale Ligure

Savona / Genova. Misure per la salvaguardia del santuario dei Cetacei. Oggi in Consiglio regionale su questo sono state presentate due interrogazioni. Giovanni Lunardon (Pd) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dal collega di gruppo Luca Garibaldi, in cui ha chiesto alla giunta di valorizzare le esperienze dei locali con accesso alla spiaggia che hanno già deciso in questa stagione di ridurre o eliminare le plastiche monouso e di promuovere, assieme ad ANCI, un tavolo con i Comuni per uniformare, nei tempi indicati dal Parlamento Europeo, le ordinanze balneari e vietare l’utilizzo negli stabilimenti e nei locali con accesso alla spiaggia di contenitori per alimenti e bevande in materiale plastico a vantaggio di quello compostabile. Marco De Ferrari (Mov5Stelle) ha presentato un’interrogazione, sottoscritta dai colleghi del gruppo, in cui ha chiesto alla giunta di adottare provvedimenti per imporre il divieto di utilizzo di plastiche monouso sulle aree demaniali marittime. Il consigliere ha ricordato che il 27 marzo 2019 è stata approvata dal Parlamento europeo la direttiva sula riduzione di prodotti di plastica e l’ordine del giorno titolato approvato all’unanimità nella seduta del 01 agosto 2017 con il quale la Giunta regionale si è impegnata ad attivarsi affinché venissero potenziate le misure di tutela del “Santuario dei Cetacei”. L’assessore all’ambiente Giacomo Giampedrone ha rilevato: «La Regione ha compiuto diverse azioni per il miglioramento delle prestazioni ambientali degli stabilimenti balneari e ha promosso campagne di sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti plastici», sottolineando, però, che queste azioni recentemente sono state ridotte in quanto le risorse ministeriali sono state azzerate. «È importante – ha aggiunto – sostenere ed avviare ulteriori iniziative per la riduzione dell’utilizzo delle plastiche mono uso in accordo con i Comuni. È opportuno – ha precisato – che strumenti di indirizzo o vincolo vengano attuati in coerenza con la direttiva europea che è in fase di recepimento a livello italiano».