25 Aprile, presidente Toti: “A Genova c’è lo spirito unito della Resistenza”

Savona / Genova. Il presidente di Regione Liguria ha partecipato ieri a Genova alla cerimonia commemorativa per il 74° anniversario della Liberazione: «È bello essere qui oggi – ha detto Giovanni Toti nella sua orazione – in questa piazza, persone con ricordi diversi, storie diverse, mestieri diversi, fedi diverse ma tutti uniti come unito fu quel grande movimento di Liberazione che oggi ricordiamo e celebriamo. Credo che sia esattamente questo lo spirito della Resistenza: unire una nazione. È questo lo spirito del 25 aprile, uno spirito che deve vederci tutti uniti, senza gli assurdi e osceni revisionismi che ho visto in scena ieri a Milano e di cui stamani si è parlato sui giornali e senza quelle strumentalizzazioni da parte di pochi che troppo spesso hanno diviso i tanti”.

“Nella storia dell’uomo ci sono stati tanti conflitti dolorosi – ha continuato il presidente Toti – ma questo è particolare ed è per questo che siamo in tanti a celebrarlo oggi, ricordandoci anche il valore, l’onore e la responsabilità che questa città porta sulle spalle. Ci sono state tante guerre nella storia dell’uomo ma questa è particolare, perché da un lato combatteva chi voleva imporre la propria idea al continente e al mondo, dall’altro combattevano persone diverse che volevano che questo mondo fosse pieno di idee, anche diverse tra loro, ma che potevano convivere pacificamente. Una storia che ha unito persone molto diverse: nell’ora più buia ha unito gli operai di Genova che liberavano i loro stabilimenti con un primo ministro inglese che seppe promettere lacrime, sudore e sangue, ha unito i militari di Cefalonia e i soldati americani che sbarcavano in Sicilia, ha unito i partigiani sulle montagne e chi li nascondeva nelle proprie case rischiando la vita”. “Credo che questo sia il miglior modo – ha concluso il presidente – per ricordare quel momento: spero che questa davvero possa diventare per tutti la festa fondativa di una nazione e sono contento che siamo qui oggi tutti insieme perché, come ha detto qualcuno più bravo di me con le parole e la musica, la libertà non è stare sopra un albero, ma è partecipazione e Genova ha dimostrato col ponte Morandi che c’è ed è viva. W la Liberta!” (effe)