(effe) – Savona / Genova. La Regione Liguria ha diramato a partire da ieri, mercoledì 20 marzo, lo Stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi su tutto il territorio regionale, che prevede una serie di limiti all’accensione dei fuochi e all’utilizzo di alcune strumentazioni eklettriche; in accordo con quanto recita l’art. 55 del R.r. n. 1/1999 “Regolamento delle prescrizioni di massima e di polizia forestale” risulta anche che “l’abbruciamento è vietato quando spira il vento” perché aumentano notevolmente i rischi che venga perso il controllo del fuoco.
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«Un provvedimento sicuramente opportuno e necessario le cui limitazioni, tuttavia, impattano pesantemente sull’attività agricola – riflette Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria -. Per questo è bene specificare che l’articolo 55 del Regolamento di polizia forestale autorizza ugualmente l’utilizzo di motoseghe e decespugliatori e l’accensione di fuochi purché questo avvenga con accortezza e ad almeno 50 metri di distanza dal bosco» in assenza di vento.
«Proprio a tutela del lavoro di migliaia di coltivatori, che non può essere pregiudicato dall’entrata in vigore dello stato di pericolosità, – annuncia Alberto – ci siamo immediatamente attivati con l’assessore regionale Mai affinché venga convocato con urgenza un Tavolo verde, alla presenza dei servizi regionali interessati, per esaminare la situazione e garantire la piena e coerente applicazione delle prescrizioni di massima e di polizia forestale. Valuteremo poi altri interventi che favoriscano pratiche alternative all’utilizzo del fuoco».