Dalla Liguria il primo corso italiano per la certificazione di qualità del Whale Watching.

Savona / Genova. Parte dalla Liguria il primo corso italiano per ottenere la certificazione di qualità HighQuality Whale-Watching. Da domani, giovedì 14 marzo, per due giorni a Savona nel campus dell’Università di Genova, gli operatori che effettuano escursioni per l’osservazione dei cetacei potranno partecipare alle lezioni per ottenere un marchio internazionale di alta qualità. Questo marchio vuole garantire l’attuazione del codice internazionale di buona condotta per l’osservazione dei cetacei e promuovere l’interesse per la biodiversità marina in generale: non solo balene e delfini, ma anche uccelli marini pesci e tartarughe.

Sono più di 40 gli iscritti provenienti non solo dalla Liguria, ma anche da Toscana e Sardegna, regioni dell’area di cooperazione del programma Interreg Marittimo. Il corso è infatti organizzato nell’ambito del progetto Ecostrim che ha come capofila la Fondazione CIMA. L’obiettivo è quello di garantire lo sviluppo ecosostenibile di questa attività e guidare gli operatori verso la messa in atto delle migliori pratiche internazionali per l’osservazione della fauna marina nel proprio ambiente naturale. Al termine del corso, gli operatori che avranno superato un apposito esame potranno accedere alla certificazione High Quality Whale-Watching ®, adottata dal Santuario Pelagos e ACCOBAMS (Accordo sulla conservazione dei cetacei del mare, mar Mediterraneo e area contigua atlantica).

“Non è un caso che si parta dalla Liguria –  spiega l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone –  L’attività di whale watching si è diffusa in Italia proprio a partire dalla Liguria nel 1996 ed in particolare nelle acque che pochi anni dopo sono state protette dal Santuario Internazionale dei Cetacei. Da allora l’attività si è diffusa sempre più ed oggi rappresenta una delle principali attrazioni turistiche della nostra regione. L’applicazione del marchio di Qualità è un’ ulteriore garanzia per uno sviluppo sostenibile e che rispecchia in pieno la nostra volontà di proteggere il nostro prezioso ambiente ”. “Il Progetto ECOSTRIM, di cui siamo capofila, vuole sviluppare e diffondere l’ecolabel per le attività turistiche marine e costiere. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo di attività economiche sostenibili  e attente a ridurre l’impatto sull’habitat marino – spiega Luca Ferraris presidente della Fondazione CIMA – In questo modo si promuove, tramite gli operatori stessi, una continua attività di sensibilizzazione dei cittadini sulla ricchezza dell’ecosistema marino sugli impatti delle attività umane”.

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