Fai Giovani Savona, “Michelangelo – Infinito” di Emanuele Imbucci

Savona. Il Gruppo Fai Giovani Savona e Nuovofilmstudio presentano un nuovo appuntamento della rassegna “Arte al Cinema”. Questa volta al centro della scena ci sarà Michelangelo con il film “Michelangelo – Infinito” di Emanuele Imbucci con Enrico Lo Verso, Ivano Marescotti. La proiezione si terrà martedi 26 con due spettacoli (15.30 – 21.00) e mercoledi 27 con altri due spettacoli (18.00 – 20.30). Il secondo spettacolo di martedì vedrà l’introduzione a cura del gruppo FAI Giovani Savona.

«Il film traccia un ritratto avvincente dell’artista, da una parte schivo e inquieto, capace di forti contrasti e passioni, ma anche di grande coraggio nel sostenere le proprie convinzioni. Di pari passo c’è il racconto cinematografico della sua vasta produzione artistica, tra scultura, pittura e disegni, con spettacolari riprese in ultra definizione, cui si aggiungono ricostruzioni sorprendenti attraverso sofisticati effetti digitali. È difficile se non impossibile racchiudere la figura immensa di uno dei massimi geni del Rinascimento e dell’arte italiana nella ridotta durata di un documentario. Per renderlo più pieno e più dinamico gli autori fanno ricorso alle performance di Enrico Lo Verso e Ivano Marescotti, che danno volto e voce alle parole di Michelangelo e del suo biografo, Giorgio Vasari, tentando una strada nuova per il film d’arte. Michelangelo, prossimo alla fine della propria vita, ne ripercorre le tappe, dall’infanzia ai primi capolavori, dalle rivalità con i grandi artisti del suo tempo ai rapporti conflittuali con le autorità politiche e religiose. A contestualizzare storicamente il suo racconto è Vasari, autore di “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori”, che narra di Michelangelo le imprese titaniche e le opere gigantesche, la volontà di separare la luce dalle tenebre e di rendere tridimensionale la pittura, la visionarietà architettonica. “Michelangelo – Infinito” perché si prefiggeva sempre degli obiettivi e finiva col superarli. Infinito in quanto immortale, e infinito anche nel senso di “non finito”, come le sue ultime e potentissime opere, incredibilmente moderne.»